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I rappresentanti dei giornalisti davanti al Roxy bar della Romanina
Sentenze 25 Feb 2019

Condanna per il raid al Roxy bar, la solidarietà  della Fnsi ai giornalisti insultati dai parenti di Casamonica

«Oggi più che mai è necessario continuare a dare forza e voce ai cronisti impegnati in quei territori e con loro alle associazioni e istituzioni che in questi anni hanno sempre contrastato mafie, corruzione e malaffare», commentano il segretario Lorusso e il presidente Giulietti.

Momenti di caos e urla contro giudici, pm e giornalisti in aula alla lettura della sentenza che ha condannato a sette anni di carcere Antonio Casamonica per l'aggressione in un bar della Romanina avvenuto il primo aprile dell'anno scorso. «Vergognatevi  schifosi, l'Italia fa schifo», hanno urlato i parenti di Casamonica., i quali, accompagnati fuori dall'aula dalle forze  dell'ordine, hanno poi minacciato e insultato i giornalisti: «Guai a voi se pubblicate le nostre foto».

«La sentenza di condanna a sette anni di carcere per Antonio Casamonica pronunciata oggi dai giudici del Tribunale di Roma conferma pienamente la veridicità, la serietà e il rigore delle inchieste condotte da molti giornalisti che da tempo avevano illuminato il 'metodo mafioso' dei clan di Roma, a Ostia come alla Romanina», affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«Ci dispiace dover ricordare – proseguono i vertici della Fnsi – che proprio per questa ragione molti cronisti hanno ricevuto insulti, minacce e querele temerarie. E anche oggi, nella giornata della sentenza, insulti e minacce sono risuonati persino nelle aule di Tribunale. Oggi più che mai è necessario continuare a dare forza e voce ai giornalisti impegnati in quei territori e con loro alle associazioni e istituzioni che in questi anni hanno sempre contrastato mafie, corruzione e malaffare».

@fnsisocial

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