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Un momento dell'incontro
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Associazioni 05 Dic 2023

Costante: «Il 2024 sarà  l'anno della grande vertenza per il futuro della professione»

«Stiamo entrando troppo lentamente e con strumenti vecchi in una nuova epoca, che è già  cominciata», ha ribadito la segretaria generale Fnsi durante il corso di formazione sui contratti di lavoro giornalistici organizzato il 5 dicembre 2023 a Perugia dall'Assostampa Umbra.

«Il 2024 sarà l'anno della grande vertenza con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro e per il futuro del giornalismo». Lo ha detto Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi partecipando martedì 5 dicembre 2023 al corso di formazione sui contratti giornalistici organizzato a Perugia dall'Associazione Stampa Umbra, alla presenza anche del direttore della Fnsi Tommaso Daquanno e della vicepresidente dell'Odg regionale Donatella Binaglia.

«Mentre in Francia e Germania le retribuzioni sono aumentate di oltre il 30 per cento, in Italia sono diminuite dell'1 per cento e questo in un contesto in cui gli editori negli ultimi 30 anni non hanno saputo cogliere la sfida delle nuove tecnologie e dove si rischia che l'introduzione dell'intelligenza artificiale venga usata per svuotare le redazioni nel giro di pochi anni», ha osservato Costante.

«Come Fnsi, insieme con le Associazioni regionali di Stampa – ha incalzato – siamo pronti a fare la nostra parte per disegnare il futuro della professione, ma saremo forti e in grado di farlo meglio e con più efficacia se saremo disposti ad accettare e affrontare questa sfida insieme».

Per la segretaria generale, «stiamo entrando troppo lentamente e con strumenti vecchi nella nuova epoca moderna, che è già cominciata. Abbiamo un contratto scaduto da anni, una legge sulla stampa del 1948 e un Ordine dei giornalisti fermo al 1963, anno della sua istituzione. Anche l'Ordine – ha rimarcato – deve rinnovarsi. La suddivisione fra pubblicisti e professionisti è ormai anacronistica».

Parlando, infine, dei contratti giornalistici, la numero uno del sindacato ha posto l'accento sui diritti e le tutele previsti in quelli sottoscritti dalla Fnsi con le controparti datoriali dei diversi comparti. «Poi – ha puntualizzato – oggi ci sono alcuni, come la Figec, che usano un contratto, come quello con Uspi, che la Fnsi ha deciso di non rinnovare, ritenendolo sbagliato e penalizzante per i giornalisti».

@fnsisocial

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