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Formazione 03 Set 2015

Dal 4 al 6 settembre Riccione ospita “I wanna be your (watch) dog”, l’alta formazione sul giornalismo d’inchiesta promossa dall’associazione Dig

Si chiama “I wanna be your (watch) dog” ed è la novità dell’anno per i giornalisti appassionati di informazione investigativa. Le Giornate del giornalismo di Riccione, in programma dal 4 al 6 settembre, insieme a un nutrito calendario di incontri, proiezioni e spettacoli propongono tre giorni di workshop gratuiti, pensati appositamente per chi si occupa di informazione: più di venti incontri con professionisti, consulenti, documentaristi e reporter di fama internazionale.

Si chiama “I wanna be your (watch) dog” ed è la novità dell’anno per i giornalisti appassionati di informazione investigativa. Le Giornate del giornalismo di Riccione, in programma dal 4 al 6 settembre, insieme a un nutrito calendario di incontri, proiezioni e spettacoli propongono tre giorni di workshop gratuiti, pensati appositamente per chi si occupa di informazione: più di venti incontri con professionisti, consulenti, documentaristi e reporter di fama internazionale.

Dal 4 al 6 settembre Riccione ospita “I wanna be your (watch) dog”, una serie di workshop, ideati per favorire l’aggiornamento di professionisti e pubblicisti iscritti all’Ordine, dedicati agli aspetti tradizionali e alle nuove frontiere del mestiere con un taglio pratico e divulgativo. Si analizzano le tecniche dell’intervista e il data journalism, il mestiere del fotoreporter e quello dell’autore di webdoc. Si danno suggerimenti concreti su come raccogliere informazioni online, analizzare dati complessi e costruire narrazioni accattivanti, rispettando l’etica professionale e tutelandosi da qualsiasi rischio legale. E non solo: giornalisti e professionisti di lungo corso insegnano come produrre inchieste in linea con i più alti standard internazionali e come vendere i propri lavori ai grandi broadcaster europei.
Tra i docenti, solo per citare i professionisti di gruppi e testate straniere, Juliana Ruhfus (Al Jazeera), Elena Cosentino e Paul Kenyon (BBC), Juliet Ferguson e Gavin Mac Fadyen (Centre for Investigative Journalism), Margo Smit (International Consortium of Investigative Journalists), Alexandre Brachet (Upian). E ancora, autori e dirigenti di emittenti e testate italiane, avvocati, sceneggiatori, blogger e un grande maestro di fotogiornalismo come Livio Senigalliesi.
Un ricco programma quello organizzato dall’associazione DIG, Documentari Inchieste Giornalismi, “pensato soprattutto per i freelance e i giornalisti indipendenti, abituati ad autoprodursi, è il loro lavoro che DIG vuole sostenere”, dice Matteo Scanni, presidente dell’associazione.
Inseriti nel programma delle Giornate del Giornalismo di Riccione, i workshop (tutti gratuiti e della durata di tre ore) sono tenuti in italiano o inglese. Per iscriversi è necessario compilare i form disponibili sul sito www.associazionedig.org e poi completare la registrazione sulla piattaforma SIGeF. Per ogni workshop sono assegnati 3 crediti OdG, validi ai fini della formazione continua. L’Ordine di riferimento è quello della regione Emilia-Romagna.

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