«La Corte di Appello di Brescia, all’esito dell’udienza del 25 novembre scorso, ha confermato la condanna a 400 euro di multa a carico dell’imputato per la diffamazione perpetrata a danno di Paolo Berizzi, collega di Repubblica, confermando anche la condanna al risarcimento del danno arrecato al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti quale parte civile costituita al fianco del giornalista. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. L’avvocato Giulio Vasaturo ha seguito il provvedimento per conto dell’Ordine. La sentenza di appello, come noto, non è definitiva in quanto potrebbe essere presentato ricorso in Cassazione». Lo si legge in una nota pubblicata sul sito web del Cnog martedì 2 dicembre 2025.
«L’autore del fatto – prosegue il Cnog - aveva diffamato Berizzi con invettive tramite social media nel 2019. Sono numerosi i casi di minacce e insulti contro il giornalista che da anni è costretto a vivere sotto scorta per via del suo lavoro di inchiesta sui gruppi nazifascisti italiani».
L’Ordine dei giornalisti conclude invitando «le colleghe e i colleghi oggetto di minacce, invettive e atti di intimidazione, a reagire e denunciare sempre per non lasciare impuniti coloro che provano a ostacolare la libertà di informazione». (anc)