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Paolo Bonaiuti (Foto: Ansa)
Lutto 16 Ott 2019

È morto Paolo Bonaiuti, il cordoglio della Fnsi

«Da sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria prestò sempre attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell'informazione, mostrando sensibilità  per le tematiche riguardanti il sostegno al settore e la difesa delle ragioni del lavoro», ricordano Lorusso e Giulietti.

«La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime profondo cordoglio per la scomparsa del collega Paolo Bonaiuti e si associa al dolore dei familiari. Lo ricordiamo con affetto, anche perché nel corso del suo mandato parlamentare, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, prestò sempre attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell'informazione, mostrando sensibilità per le tematiche riguardanti il sostegno al settore e la difesa delle ragioni del lavoro». Lo affermano Raffale Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.

Fiorentino, classe 1940, Bonaiuti è morto a Roma dopo una lunga malattia. Laureato in Giurisprudenza, da giovane ha insegnato inglese e ha anche lavorato nella pubblicità come copywriter. Lunghissima la sua carriera come giornalista, prima al Giorno, poi, dal 1984 al Messaggero, dove arriverà alla vicedirezione nel 1992, prima di diventare lo storico portavoce di Silvio Berlusconi, di cui è stato anche sottosegretario alla Presidenza in tre governi.

Nel 1996 viene eletto parlamentare nelle file di Forza Italia per la prima volta: dopo 4 legislature consecutive alla Camera, nel 2013 entra al Senato. Il 21 aprile 2014 abbandona Forza Italia ed aderisce al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Il 18 marzo 2017, con lo scioglimento del Nuovo Centrodestra, confluisce in Alternativa Popolare.

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