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Uffici Stampa 07 Ott 2005

Fausto Taverniti (coordinatore nazionale del Forum dei portavoce) critica la Fnsi sull'applicazione della legge 150. Gli risponde Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto Fnsi

" Da giornalista e comunicatore pubblico, militante da lunghi anni, devo riconoscere le ragioni del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, quando pone l'interrogativo sull'esplosione del numero di addetti stampa, oltre che di addetti e consulenti per la comunicazione, negli Enti e nelle Aziende locali". Ad affermarlo è Fausto Taverniti, Coordinatore Nazionale del “Forum dei Portavoce” e componente del direttivo nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica ed Istituzionale.

" Da giornalista e comunicatore pubblico, militante da lunghi anni, devo riconoscere le ragioni del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, quando pone l'interrogativo sull'esplosione del numero di addetti stampa, oltre che di addetti e consulenti per la comunicazione, negli Enti e nelle Aziende locali". Ad affermarlo è Fausto Taverniti, Coordinatore Nazionale del “Forum dei Portavoce” e componente del direttivo nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica ed Istituzionale.

" Da giornalista e comunicatore pubblico, militante da lunghi anni, devo riconoscere le ragioni del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, quando pone l'interrogativo sull'esplosione del numero di addetti stampa, oltre che di addetti e consulenti per la comunicazione, negli Enti e nelle Aziende locali". Ad affermarlo è Fausto Taverniti, Coordinatore Nazionale del “Forum dei Portavoce” e componente del direttivo nazionale dell'Associazione Comunicazione Pubblica ed Istituzionale. “In realtà è quasi sempre stata disattesa, a macchia di leopardo sull'intero territorio nazionale, una legge, la 150/00, in vigore da oltre cinque anni. Attualmente sono sempre più frequenti alcuni casi limite: come in Calabria dove l'attuale Giunta regionale di centrosinistra applica la legge nella parte che fa comodo, per assumere dall'esterno un Portavoce e la disattende laddove dovrebbe, invece, servire per regolamentare profili, assunzioni e numero di addetti, sia per l'ufficio stampa che per l'URP". In altri casi, aggiunge Taverniti, "alcune Amministrazioni locali, si avvalgono della Legge sulla comunicazione pubblica per recuperare altri “posti dì favore”, assumendo chi non ha alcuna esperienza e professionalità. Tutto ciò - sottolinea Taverniti - con il silenzio-assenso della Federazione Nazionale della Stampa, ancor più grave ora che si vorrebbe lasciare intendere una difesa dei comunicatori pubblici che in realtà sinora non c'èstata". "Ci sono anche all'interno della Federazione Nazionale della Stampa, così come nei Sindacati dei lavoratori pubblici, posizioni chiare di sostegno per chi lavora negli uffici stampa, uffici del Portavoce e URP ma, dopo cinque anni di mancata applicazione di una legge dello Stato, mai la FNSI e i Sindacati hanno proclamato una sola ora di protesta". "Vorrei che tutto ciò - ha aggiunto il Coordinatore nazionale del “Forum dei Portavoce” - non fosse ancora rivolto a cercare un altro argomento di campagna elettorale da parte di chi intende confondere il Sindacato dei giornalisti con i “girotondini” “. "Per altro verso i giornalisti e i comunicatori pubblici - ha concluso Taverniti - attendono che il Ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini, da par Suo, confermi l'impegno assunto in occasione dell'incontro con il Forum dei Portavoce, GUS (Gruppo Uffici Stampa) e FERPI, rivolto ad individuare insieme all'Aran, in breve tempo, possibili, certe e concrete via d'uscita, valide ai vari livelli e su tutto il territorio nazionale". (Adnkronos) Il Segretario Generale Aggiunto e Coordinatore del Dipartimento Uffici stampa della Fnsi, Giovanni Rossi, ha dichiarato: “La dichiarazione del collega Fausto Taverniti, coordinatore del Forum dei portavoce e componente del Direttivo dell’Associazione Comunicazione pubblica, è a dir poco sorprendente. Evidentemente, Taverniti negli ultimi anni è stato assai distratto. La Fnsi tutela gli addetti agli Uffici stampa della Pubblica amministrazione, così come tutti coloro che svolgono attività giornalistica nel nostro Paese, ma rispetta l’autonomo ruolo delle diverse organizzazioni che, a loro volta, tutelano i comunicatori pubblici ed i portavoce, la cui differente professionalità è definita proprio dalla stessa legge 150 del 2000. L’impegno della Fnsi è testimoniato dalla causa legale avviata nei confronti dell’Agenzia per la negoziazione contrattuale nel pubblico impiego (Aran) e che dovrebbe avere proprio nella prossima udienza, mercoledì 26 ottobre ’05, alle ore 13, a Roma, una tappa decisiva; è testimoniato dalla proclamazione di più scioperi (l’ultimo di pochi giorni fa) a cui sono stati chiamati anche i colleghi degli Uffici stampa pubblici, assieme a tutta la categoria, per rivendicare la piena applicazione della legge, anche là dove prescrive una trattativa per la definizione dei profili professionali, con la partecipazione del sindacato dei giornalisti. L’azione della Federazione Stampa, in questo settore, è sempre stata ispirata da questi principi: tutela dei diritti acquisti negli anni da tanti colleghi degli Uffici stampa pubblici; opposizione ai metodi dello spoil system, che comprimono la professionalità degli addetti stampa; pieno riconoscimento professionale e contrattuale del carattere giornalistico del lavoro negli Uffici stampa della Pubblica amministrazione. Il resto è polemica personale e partitica a cui la Fnsi non è interessata”.

@fnsisocial

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