CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Uffici Stampa 09 Dic 2005

Gaetano Perricone (Presidente del Gus Sicilia) “Un successo per l’intero sindacato dei giornalisti la norma sui precari negli uffici stampa in Sicilia”

“Prendiamo atto con soddisfazione del provvedimento legislativo, varato dall’Assemblea Regionale Siciliana, con il quale si creano finalmente le premesse per porre, di fatto, la parola fine alla lunghissima e ormai inaccettabile condizione di precariato dei numerosi giornalisti che, in tale situazione, operano negli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazioni della nostra regione.

“Prendiamo atto con soddisfazione del provvedimento legislativo, varato dall’Assemblea Regionale Siciliana, con il quale si creano finalmente le premesse per porre, di fatto, la parola fine alla lunghissima e ormai inaccettabile condizione di precariato dei numerosi giornalisti che, in tale situazione, operano negli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazioni della nostra regione.

Colleghi che, troppo spesso, sono stati tutti indistintamente – e ingenerosamente, quasi con disprezzo - definiti “clienti della politica”. Compresi quelli che hanno lavorato da precari, in esasperante condizione di incertezza per se stessi e per le proprie famiglie, per cinque, sette, otto, dieci, quindici, perfino diciassette anni. Con Amministrazioni guidate da personaggi diversi e di colore politico diverso; con contratti rinnovati anno per anno, se non ogni sei o tre mesi. Confrontandosi, quotidianamente, con un atteggiamento spesso di diffidenza, se non di ostracismo, da parte della burocrazia. Ma sempre con la stessa professionalità e lo stesso impegno. Obiettivo prioritario del Gruppo Uffici Stampa della Sicilia (Gruppo di Specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa) negli ultimi anni, è stato proprio il pieno riconoscimento dei diritti ampiamente acquisiti e delle posizioni, in seno alle strutture di informazione pubbliche, del “precariato storico” degli uffici stampa. Ecco perché, pur continuando a considerare i concorsi, ovvero la selezione pubblica per titoli e la piena applicazione della normativa, la strada che garantisce a tutti certezza del diritto e trasparenza, valutiamo un grosso successo per l’intero Sindacato dei giornalisti siciliani (ed un pietra miliare per l’intero Sindacato dei giornalisti italiani, soprattutto alla luce delle enormi difficoltà nella trattativa per il Contratto Nazionale Uffici Stampa, osteggiato dalla intransigente posizione dell’Aran) l’odierno provvedimento legislativo – simile a tanti altri che la Regione Siciliana ha già adottato o si appresta ad adottare per altre categorie di lavoratori, certamente non più importanti di quella dei giornalisti – , che pone le basi per la stabilizzazione di questi colleghi. Un provvedimento che riconosce, nella sostanza, diritti acquisiti e percorsi professionali indiscutibili e ampiamente documentati, in alcuni casi addirittura ultradecennali, all’interno delle PA della nostra Regione, e che apre importanti spiragli dopo una parentesi oscura durata troppo tempo. E’, a nostro avviso, un primo passo di grande rilievo. Che però, lo ribadiamo, non dovrà e non potrà certamente fermare l’avvio di quella stagione dei concorsi pubblici, con procedure trasparenti, che abbiamo considerato, fin dalla nascita della normativa siciliana sugli uffici stampa, il primo obiettivo da raggiungere e che, se pienamente attuato, creerebbe centinaia di posti di lavoro per i giornalisti. In quest’ottica, sollecitiamo l’Assessorato alle Autonomie Locali ad esercitare con rigore la preannunciata azione di verifica - ed eventualmente sostitutiva nei confronti delle Amministrazioni inadempienti - sulla predisposizione delle dotazioni organiche per gli uffici stampa da parte di tutte le P.A. siciliane, così come previsto dalla norma, e riteniamo inoltre indispensabile una immediata e attenta rivisitazione dell’attuale decreto (Decreto Barbagallo), oggi ampiamente superato nella forma e nella sostanza, che attribuisce i punteggi nei concorsi per gli uffici stampa stessi. Un decreto che, così com’è oggi strutturato, paradossalmente penalizza, nell’attribuzione dei punteggi, proprio quei giornalisti che prestano da tempo servizio, come addetti stampa, nella Pubblica Amministrazione. Sentiamo, in conclusione, di doverci associare in pieno alla gioia dei colleghi (quasi tutti iscritti al Gus Sicilia), che per troppo tempo hanno profuso impegno e professionalità senza un futuro certo, in un momento in cui finalmente intravedono la possibilità di trovare quella stabilità e quella sicurezza del domani che è l’obiettivo di ogni lavoratore ”. GAETANO PERRICONE Presidente Gus Sicilia 7 dicembre 2005

@fnsisocial

Articoli correlati