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Casagit 02 Feb 2010

Gariboldi, vicepresidente della Casagit: "Sette mesi di lavoro intenso, di consultazione della categoria, hanno portato i primi risultati, mettendo in sicurezza la Cassa, ora pensiamo al futuro"

Sette mesi dopo l'insediamento del nuovo cda (rinnovato nel luglio scorso per 9/11 dei suoi componenti) la Casagit ha raggiunto un primo obiettivo. Venerdì, dopo un mese e più di consultazioni con tutte le Associazioni regionali e il vertice della Fnsi, è stata varata la manovra di bilancio che consentirà di rimettere in salvo, almeno per il prossimo triennio, i conti della Cassa che, tra il 2006 e il 2008, ha registrato spaventose perdite.

Sette mesi dopo l'insediamento del nuovo cda (rinnovato nel luglio scorso per 9/11 dei suoi componenti) la Casagit ha raggiunto un primo obiettivo. Venerdì, dopo un mese e più di consultazioni con tutte le Associazioni regionali e il vertice della Fnsi, è stata varata la manovra di bilancio che consentirà di rimettere in salvo, almeno per il prossimo triennio, i conti della Cassa che, tra il 2006 e il 2008, ha registrato spaventose perdite.

 Nessun provvedimento drastico, nessun aumento di contribuzione, nessun taglio importante alle prestazioni, ma solo misure chirurgiche che consentiranno di recuperare 2,7 milioni di euro l'anno.Gli interventi più importanti riguardano la revisione del tariffario per quanto riguarda la fisioterapia e i ricoveri per operazioni non complesse e per i parti. Quello appena concluso è solo il primo passo - votato all'unanimità dall'intero cda - in vista della Nuova Casagit del futuro.
La crisi dell'editoria e dell'occupazione non potrà che farsi sentire sulla cassa sanitaria. I 700 prepensionamenti in via di definizione, l'allungamento della vita media e la diminuzione degli stipendi, ci impongono di progettare il welfare del futuro. Un ripensamento che dovrà essere fatto con gli altri istituti di categoria, a cominciare dall'Inpgi, con il quale occorre una sempre maggiore integrazione.Quarto Potere da anni pone l'accento sui temi delle retribuzioni dei giovani giornalisti, dell'attenzione verso le famiglie e i precari. Per questo, nel ridisegnare i servizi socio-sanitari di domani bisognerà contemperare le esigenze delle generazioni più anziane (più case di riposo, più hospice, più assistenza) con quelle dei ventenni e trentenni, che hanno diritto a un'attenzione particolare.Abbiamo proposto, e proponiamo, di studiare buoni per gli asili nido dei bambini e, più in generale di aiutare chi, all'inizio della carriera, ha redditi bassi.
La possibilità di organizzare meglio la Casagit del futuro c'è. Una prima linea di indirizzo che Quarto Potere propone è quella di diminuire il peso dei costi dei ricoveri, che oggi rappresentano il 35% delle prestazioni totali. Troppo spesso per interventi chirurgici anche banali ci si rivolge direttamente alle cliniche private rimborsate dalla Casagit, senza passare dal servizio sanitario nazionale che - molto spesso - garantisce tempi e qualità. Parallelamente bisogna aumentare i rimborsi per cure odontoiatriche e per la psicoterapia. La Casagit è una cassa integrativa e quindi deve prioritariamente intervenire in quei settori non garantiti dal servizio sanitario nazionale. Grazie a una direzione particolarmente attenta e a un consiglio di amministrazione che condivide scelte e decisioni senza guardare i vecchi e obsoleti paraocchi ideologici del sindacato dei giornalisti, i primi risultati positivi si vedranno già con la chiusura del bilancio 2009, che registrerà un forte segno positivo. E' il risultato di una congiuntura particolare (sono diminuiti i ricoveri nelle cliniche), ma soprattutto di un'amministrazione attenta, della repressione degli abusi e di controlli seri.

Sul sito www.casagit.it ci sono tutte le novità della manovra.

Carlo E. Gariboldi (gariboldi@gmail.com)

Vice presidente Casagit

@fnsisocial

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