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Unione Europea 28 Feb 2011

Il Consiglio d’Europa: “Sì alla libertà di stampa ma codice etico per i giornalisti”

Strasburgo - Gli Stati membri del Consiglio d'Europa "proteggono l'indipendenza dei media e la libertà di stampa. I lettori però si aspettano che i giornalisti, dal canto loro, li informino in modo obiettivo e eticamente professionale, che agiscano nell'interesse di tutti, senza pregiudizi o interessi di parte". Lo ha dichiarato a Strasburgo Thomas Hammarberg, commissario per i Diritti dell'Uomo del Consigio d'Europa, alla vigilia della pubblicazione, nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, di un documento sulla deontologia del giornalista.

Strasburgo - Gli Stati membri del Consiglio d'Europa "proteggono l'indipendenza dei media e la libertà di stampa. I lettori però si aspettano che i giornalisti, dal canto loro, li informino in modo obiettivo e eticamente professionale, che agiscano nell'interesse di tutti, senza pregiudizi o interessi di parte". Lo ha dichiarato a Strasburgo Thomas Hammarberg, commissario per i Diritti dell'Uomo del Consigio d'Europa, alla vigilia della pubblicazione, nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles, di un documento sulla deontologia del giornalista.

"Sono ancora molti in Europa gli attentati alla libertà di stampa", ha osservato Hammarberg, "ci sono anche i giornalisti che subiscono violenze o addirittura vengono uccisi. Altri non possono agire secondo coscienza per le minacce o la censura che subiscono se denunciano violazioni dei diritti dell'uomo o abusi di potere o casi di corruzione". Il documento riguarderà diversi aspetti della libertà di stampa, soprattutto la stretta connessione tra codice deontologico del giornalista e norme sulla tutela

dei diritti dell'uomo. Sarà presentato da Aidan White, segretario generale della Federazione internazionale dei giornalisti, assieme al commissario Hammarberg e Jean-Marie Cavada, deputato europeo e presidente dell'intergruppo 'Media'. (AGI)

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