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Editoria 28 Gen 2006

Il Giornale di Sardegna dell'editore Nicola Grauso cessa le pubblicazioni in seguito ad una sentenza del tribunale di Cagliari Siddi: "Preoccupati per il pluralismo"

Da oggi Il Giornale di Sardegna dell'editore Nicola Grauso cessa le pubblicazioni a tempo indeterminato. Lo rendono noto l'editore e la direzione in un comunicato congiunto, dopo una sentenza del tribunale civile di Cagliari che impone al quotidiano la distribuzione esclusivamente nelle edicole

Da oggi Il Giornale di Sardegna dell'editore Nicola Grauso cessa le pubblicazioni a tempo indeterminato. Lo rendono noto l'editore e la direzione in un comunicato congiunto, dopo una sentenza del tribunale civile di Cagliari che impone al quotidiano la distribuzione esclusivamente nelle edicole

Il giornale, infatti, sin dalla sua nascita nel 2004, si puo' trovare gratuitamente anche nei bar, nei supermercati e in altri esercizi pubblici. Nel quotidiano lavorano 57 redattori e decine di collaboratori. I legali di Grauso impugneranno la sentenza pronunciata dopo un ricorso del Sinagi, il sindacato nazionale giornali, affiliato alla Cgil, che aveva sempre contestato la contemporanea distribuzione del Giornale di Sardegna nelle edicole e in altri esercizi. La cessazione delle pubblicazioni, quindi, potrebbe anche essere momentanea.- ''Per noi al momento la cessazione e' definitiva, a meno che il tribunale non assuma altre decisioni'', ha dichiarato all'Agi l'editore Grauso che si apprestava ad aprire nuovi giornali free press nel nord Italia. ''Di fatto - ha spiegato - la magistratura di Cagliari ci ha intimato di bloccare il free press. Non possiamo che sospendere le pubblicazioni. Abbiamo presentato ricorso e se il tribunale ci tranquillizzera' sul presente e sul futuro riapriremo''. L'editore spiega che chiudera' anche l'edizione del Giornale del Nord Sardegna, con redazione a Sassari, e che tutto il sistema costruito a partire dal Giornale di Sardegna restera' bloccato. (AGI) «La vicenda determinatasi al giornale di Sardegna preoccupa sia per quanto riguarda gli aspetti relativi al pluralismo dell'informazione nell'isola sia per quanto concerne la situazione dell'occupazione giornalistica e degli altri lavoratori». Lo ha dichiarato il presidente della Fnsi Franco Siddi. «Non possiamo entrare nel merito di una sentenza della magistratura - ha precisato - che tuttavia ci pare non ancora definire in termini assoluti il contenzioso che riguarda l'editore e la componente dei distributori. Il rispetto per le decisioni della magistratura tuttavia non ci esime dalla solidarietà verso i colleghi dell'intera redazione che vivono adesso una condizione di disagio e incertezza occupazionale. La Federazione della stampa è vicina a loro e adopererà tutte le iniziative utili insieme all'Associazione della Stampa Sarda per uno sbocco positivo della vicenda e la ripresa rapida delle pubblicazioni. A questo scopo è auspicabile la presentazione anche al sindacato, possibilmente in sede Fieg, di un adeguato piano contenente le problematiche in corso di evoluzione e le linee di sviluppo industriale dell'azienda. La concertazione sociale - ha concluso - è indispensabile in un caso come questo. (AGI)

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