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Internazionale 24 Dic 2005

"Impossibile oggi per i giornalisti inglesi raccontare la guerra in Iraq" ha dichiarato Dorothy Byrne, direttore di Channel 4 News

(Astro9colonne) - Londra, 23 dic - E’ impossibile per i giornalisti coprire accuratamente la guerra in Iraq: ad affermarlo è stata Dorothy Byrne, direttore di Channel 4 News. La numero uno del tg inglese ha sostenuto, parlando ieri agli studenti dell’Università di Lincoln, che i media non stanno mostrando al pubblico ciò che realmente succede in Iraq, perché i giornalisti sono costretti a rimanere costantemente sotto la protezione dei militari.

(Astro9colonne) - Londra, 23 dic - E’ impossibile per i giornalisti coprire accuratamente la guerra in Iraq: ad affermarlo è stata Dorothy Byrne, direttore di Channel 4 News. La numero uno del tg inglese ha sostenuto, parlando ieri agli studenti dell’Università di Lincoln, che i media non stanno mostrando al pubblico ciò che realmente succede in Iraq, perché i giornalisti sono costretti a rimanere costantemente sotto la protezione dei militari.

“L’Iraq oggi è così pericoloso che è quasi impossibile raccontare appropriatamente cosa succede – ha spiegato la Byrne -. I giornalisti che si spostano nel Paese lo fanno sotto la protezione dell’esercito americano o di quello britannico, e quindi sono molto limitati in ciò che possono vedere. Anche se i loro servizi sembrano accurati e professionali, è molto probabile che le informazioni siano state passate loro da Londra o Washington”. “In televisione – ha aggiunto – bisognerebbe segnalare questa limitazione nella copertura della guerra. Non stiamo mostrando tutta la verità, e il nostro lavoro è di far sapere al pubblico esattamente questo”. Byrne ha sottolineato che sta diventando sempre più importante il ruolo dei giornalisti iracheni: “A loro è garantito l’accesso a fonti ed eventi che gli consentono di avere una prospettiva diversa”. Ma la critica della Byrne non si è limitata solamente alla guerra irachena. Alla platea della Lincoln University ha anche illustrato il modo in cui la tv si occupa dei cambiamenti climatici nel pianeta: “Il problema con l’ecologia è che non fa notizia. Alla tv piacciono le cose nuove: un ghiacciaio che si scioglie, un tornado che spazza via una città. Ma questo approccio è sbagliato. La materia è troppo importante perché ci si limiti alle novità. La vera novità è ciò che accade silenziosamente, sotto i nostri occhi, tutti i giorni”.

@fnsisocial

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