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Il giornalista Jamal Khashoggi (Foto: Reuters)
Lutto 29 Ott 2018

Jamal Khashoggi, il tributo dei giornalisti di tutto il mondo

Editorialisti, direttori e reporter leggono l'articolo, pubblicato postumo, nel quale il corrispondente del Washington Post ribadiva: «Ciò di cui ha più bisogno il mondo arabo è la libera espressione». Il video realizzato da Amnesty International.

Jake Tapper della Cnn, Nick Kristof del New York Times, Mehdi Hasan di Al-Jazeera English, Naomi Klein dell'Intercept, Jason Rezaian del Washington Post, Hamid Mir di Geo News e ancora Kareem Shaheen dall'Egitto, Rania Abouzeid dall'Australia, Rami Khouri dal Libano e Barkha Dutt dall'India. Sono i giornalisti, direttori ed editorialisti che hanno accettato l'invito di Amnesty International a leggere in video l'ultimo editoriale di Jamal Khashoggi, pubblicato postumo sul Washington Post quando si è avuta purtroppo la certezza che il giornalista dell'Arabia Saudita era stato assassinato da funzionari sauditi all'interno del consolato del paese a Istanbul.

L'editoriale di Khashoggi s'intitolava, significativamente, 'Ciò di cui ha più bisogno il mondo arabo è la libera espressione'. «Il mondo arabo era pieno di speranza durante la primavera del 2011. Nei giornalisti, negli academici e nelle nuove generazioni c'era grande aspettativa per una società libera e attiva nei rispettivi paesi», scriveva Khashoggi.

Ma quella speranza, quelle aspettative «sono state rapidamente spazzate via» per lasciare il campo alla repressione, all'imprigionamento di giornalisti e difensori dei diritti umani, alla chiusura degli organi d'informazione e al rafforzamento della censura.

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Di seguito il video realizzato da Amnesty International.

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