''Privatizzazioni alla Secin'': e' l'ironico titolo di apertura dell'autorevole quotidiano economico-finanziario Vedomosti sulla proposta del vicepremier Igor Secin, ''lo zar dell'energia'', di far acquistare dal colosso petrolifero Rosneft, di cui era presidente, il 25% delle azioni del porto sul Mar Nero di Novorossisk, il piu' grande porto marittimo russo e il terzo in Europa per volume di merci movimentate. Una proposta criticata anche dal quotidiano Kommersant, che titola: ''Rosneft blocca il porto''.
I due principali giornali russi puntano il dito sostanzialmente contro una privatizzazione che rischia di mantenere il controllo statale sui bocconi piu' appetibili dell'economia russa. Secin ha formalizzato la sua proposta con una lettera al premier Putin, di cui e' stretto alleato, motivandola con un non meglio ''interesse dello Stato'' a consolidare la sua presenza nel porto, vendendo a Rosneft il 20% delle azioni in mano allo Stato e il 5% in possesso delle ferrovie, anch'esse controllate dallo Stato. Un pacchetto di blocco che venerdi' scorso alla Borsa di Londra valeva circa 460 miliardi di dollari. Il porto di Novorossisk e' incluso tra le societa' da privatizzare tra il 2011 e il 2013. Putin ha gia' incaricato il ministero dello sviluppo economico e l'agenzia federale per i beni statali di esaminare la proposta di Secin. (ANSA) - MOSCA, 6 FEB -