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Editoria 27 Dic 2005

L’Aquila, TeleAbruzzo licenzia tutti i dipendenti Sindacato e Ordine chiedono un tavolo istituzionale

Convocazione urgente di un tavolo istituzionale tra Regione, Provincia e Comune dell’Aquila per promuovere iniziative finalizzate a salvaguardare i livelli occupazionali dell’emittente televisiva TeleAbruzzo e a mantenere un presidio informativo nel capoluogo di Regione, nell’ottica del pluralismo dell’informazione.

Convocazione urgente di un tavolo istituzionale tra Regione, Provincia e Comune dell’Aquila per promuovere iniziative finalizzate a salvaguardare i livelli occupazionali dell’emittente televisiva TeleAbruzzo e a mantenere un presidio informativo nel capoluogo di Regione, nell’ottica del pluralismo dell’informazione.

Questa la richiesta avanzata nel corso dell’incontro, che si è svolto presso la sede dell’Amministrazione provinciale a L’Aquila, al quale erano presenti l’assessore al lavoro Ermanno Giorgi, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo Stefano Pallotta, Nicola Di Bonito e Nino Germano, Segretario e vice segretario dell’Assostampa abruzzese, e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali Confederali. Nel corso dell’incontro si è discusso della grave situazione dell’emittente regionale TeleAbruzzo e si è preso atto delle lettere di licenziamento ricevute da tutti i dipendenti dell’emittente a partire dal 15 dicembre 2005 per cessazione di attività. Si è inoltre appreso dell’esistenza di una possibile trattativa in corso tra l’editore Eliseo Iannini e gli altri soci del gruppo RTA, Reti Televisive Abruzzesi, rappresentato da Rete 8 e Telemare, per un’eventuale cessione di quote. La trattativa tenderebbe a far acquistare l’autorizzazione regionale dell’emittente aquilana, con il suo trasferimento altrove. Tale prospettiva, se confermata, oltre a provocare il licenziamento di diciotto dipendenti, tra giornalisti, tecnici e collaboratori, in una realtà già colpita duramente dalla crisi del polo elettronico, sbilancerebbe in modo inaccettabile il settore dell’informazione dalle aree interne alle zone costiere. Provincia e sindacati respingono i tentativi di ridisegnare una nuova mappa dell’informazione televisiva abruzzese, facendola pagare solo ai lavoratori.

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