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Giudiziaria 09 Giu 2006

Lino Lava, uno dei giornalisti perquisiti "Ho collaborato, ma trovo quel provvedimento assurdo, mi hanno portato via le carte che avevo sullla scrivania, comprese le agende"

''Trovo il provvedimento assurdo, comunque ho collaborato con i carabinieri'': lo dice, uscito in serata dalla caserma dei carabinieri di Padova, il giornalista de ''Il Gazzettino'' Lino Lava, indagato con l'ipotesi di concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

''Trovo il provvedimento assurdo, comunque ho collaborato con i carabinieri'': lo dice, uscito in serata dalla caserma dei carabinieri di Padova, il giornalista de ''Il Gazzettino'' Lino Lava, indagato con l'ipotesi di concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale.

''Assurdo - aggiunge - perche' non lo capisco: mi hanno portato via tutte le carte che avevo sulla scrivania, comprese le agende''. ''Tutto - dice il giornalista, caposcuola dei cronisti di giudiziaria del Veneto - vuol dire che hanno proprio portato via tutto: l'archivio, diversi documenti che riguardavano procedimenti in generale, tutto quello che ha un cronista di giudiziaria: fotocopie dei capi di imputazione, di ordinanze di rinvio a giudizio, di sentenze''. ''Quelle copie - conclude - che noi facciamo per lavorare, che chiediamo agli avvocati per informare sui procedimenti che per lavoro seguiamo''.(fonte Ansa del 9 giugno).

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