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Il giornalista Pino Scaccia
Lutto 28 Ott 2020

Morto Pino Scaccia, storico inviato Rai. Il cordoglio del sindacato

Ricoverato al San Camillo, si è aggravato a seguito delle complicazioni dovute all'infezione da Covid-19. Ex caporedattore dei servizi speciali del Tg1, aveva 74 anni. Giulietti: «Ha illuminato le vite degli altri senza mai dimenticare gli ultimi». Lorusso: «Sapeva coniugare passione e rigore». Usigrai: «Una grande perdita per tutta la professione».

È morto a Roma, mercoledì 28 ottobre, Pino Scaccia, storico inviato della Rai ed ex caporedattore dei servizi speciali del Tg1. Romano, aveva 74 anni. Era ricoverato al San Camillo e si è aggravato a seguito delle complicazioni dovute all'infezione da Covid-19.

«Il suo nome – ricorda l'esecutivo Usigrai – è legato a tutti i principali eventi internazionali degli ultimi 40 anni: Pino Scaccia ha seguito come inviato dalla prima Guerra nel Golfo alla fine dell'Unione Sovietica, dal conflitto della ex Jugoslavia all'Iraq, l'Afghanistan, la Libia. Ma non solo esteri. In prima linea anche su temi italiani, dalla mafia al terrorismo».

Pino Scaccia, aggiungono i rappresentanti dei giornalisti di viale Mazzini, «è stato un cronista di razza. Un inviato che ha dato lustro al Tg1, alla Rai, interpretando nella professione i valori del servizio pubblico. Di sicuro una grande perdita per tutta la professione. A nome delle giornaliste e dei giornalisti della Rai un abbraccio a tutta la famiglia e a chi gli ha voluto bene».

«Ci ha lasciato Pino Scaccia, inviato del Tg1, tra i fondatori di Articolo 21», ricorda il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti. «Uno che ha davvero illuminato le vite degli altri – scrive – senza mai dimenticare gli ultimi di qualsiasi fede e colore della pelle. Lo ricorderemo domani all'apertura del premio dedicato al suo amico Roberto Morrione».

Per Raffaele Lorusso, «Pino Scaccia è stato un giornalista in prima linea, da inviato Rai è stato più volte in zone di guerra, sapeva coniugare passione e rigore. Di lui - commenta il segretario generale della Fnsi - ricorderemo sempre la straordinaria umanità e l'umiltà, oltre che la vicinanza e l'entusiasmo con cui ci ha sempre esortato a portare avanti le battaglie sindacali».

@fnsisocial

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