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Unione Europea 01 Lug 2014

Nuova uccisione di un reporter russo in Ucraina Siddi: il giornalista non è soldato ma testimone di verità

L'uccisione in Ucraina di un altro giornalista russo "dimostra nuovamente, in modo convincente, che le forze dell'ordine ucraine chiaramente non desiderano una de-escalation del conflitto armato nella parte orientale del Paese e ostacolano la fragile tregua": lo ha denunciato il ministero degli Esteri russo, in una nota pubblicata sul suo sito internet.

L'uccisione in Ucraina di un altro giornalista russo "dimostra nuovamente, in modo convincente, che le forze dell'ordine ucraine chiaramente non desiderano una de-escalation del conflitto armato nella parte orientale del Paese e ostacolano la fragile tregua": lo ha denunciato il ministero degli Esteri russo, in una nota pubblicata sul suo sito internet.

"Chiediamo alle autorità ucraine di condurre un'indagine obiettiva sulla tragedia e di punire in modo severo i colpevoli", conclude la nota. (MOSCA, 30 GIUGNO - AGI)

Il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e membro del Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj), Franco Siddi, ha dichiarato:

“Ancora una volta sangue di un giornalista versato in zona di conflitto. E per la terza volta in pochi giorni a cadere è un giornalista russo caduto nei pressi di Donetsk nell’Ucraina dell’est. Si chiamava Anatoli Klian, 68 anni, operatore della televisione pubblica russa.
La volontà di rappresentare la realtà della guerra ha fatto una nuova vittima, è  la quinta in poche settimane. La Fnsi è vicina ai famigliari e al sindacato russo dei giornalisti (Ruj) in una vicenda che si sta facendo sempre più pericolosa e sanguinosa per chi fa informazione. Per questo sosteniamo tutte le iniziative della Federazione internazionale (Ifj) e di quella europea ( EFJ) contro l’impunità nei confronti dei crimini ai danni dei giornalisti e a favore della cooperazione tra i sindacati di diversi paesi al fine di determinare una svolta internazionale in questa area di conflitto.
In questo senso la Fnsi si è impegnata perché la prossima Assemblea generale dei sindacati europei sia organizzata a Mosca, assicurando nel contempo la promozione di interscambio e momenti di dialogo tra i sindacati dei giornalisti russi e ucraini.
Ciò che deve emergere con forza è che il giornalista è testimone di verità, costruttore di ponti, non un componente belligerante”. 

UCRAINA: 2 GIORNALISTI RUSSI FERITI DA COLPO MORTAIO A LUGANSK

Due giornalisti del network indipendente russo 'Ren Tv' sono rimasti feriti mentre stavano seguendo i combattimenti in Ucraina orientale. Lo ha reso noto la loro stessa emittente, secondo cui l'inviato Denis Kulaga e l'operatore Vadim Yudin sono stati raggiunti da alcune schegge dopo che una granata di mortaio si era abbattuta al suolo esplodendo vicino a loro nei pressi di Lugansk, a ridosso della frontiera con la Russia.
Da Mosca è subito arrivata una nuova accusa alle autorità ucraine di attaccare deliberatamente i mezzi d'informazione.
Nelle ultime settimane sono stati due i cittadini russi operanti nel settore che hanno perso la vita nella Repubblica ex sovietica, l'ultimo dei quali è stato ieri Anatoly Kyan, cameraman, 68 anni, falciato da colpi di arma da fuoco a Donetsk. Il 24 maggio scorso era toccato a Andrei Mironov, collaboratore e interprete del fotografo italiano Andrea Rocchelli, uccisi insieme nella zona di Slavyansk. (MOSCA, 1 LUGLIO - AGI/AFP)

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