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Unione Europea 02 Mag 2012

Onlus Ihr Italia: in Iran 27 reporter in carcere

L'informazione indipendente in Iran vive una "situazione drammatica". E' quanto si legge in una nota di Iran Human Rights (Ihr) Italia, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. La onlus ricorda che dalle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009, l'Iran ha occupato stabilmente uno dei primi posti nella speciale classifica di "più grande prigione al mondo per giornalisti": 27 sono in carcere in questo momento, ai quali vanno aggiunti 19 blogger, secondo il più recente dato di Reporters Sans Frontie'res.

L'informazione indipendente in Iran vive una "situazione drammatica". E' quanto si legge in una nota di Iran Human Rights (Ihr) Italia, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. La onlus ricorda che dalle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009, l'Iran ha occupato stabilmente uno dei primi posti nella speciale classifica di "più grande prigione al mondo per giornalisti": 27 sono in carcere in questo momento, ai quali vanno aggiunti 19 blogger, secondo il più recente dato di Reporters Sans Frontie'res.

Secondo Ihr, inoltre, "molti altri reporter si trovano in libertà solo provvisoria e la minaccia incombente di pesanti condanne da scontare li costringe al silenzio e, di fatto, a dimenticare la professione o ad abbandonare il paese per scegliere l'esilio.
Centinaia di testate sono state chiuse dalla macchina della censura del regime dal 2000 a oggi - prosegue la nota - mentre continua la lotta del governo al libero uso di Internet nel paese, sia con i frequenti rallentamenti del traffico web, sia con il piano di creare una rete nazionale chiusa al mondo esterno".
Ihr, sottolinea il comunicato, chiede ai media italiani di "rompere il muro di silenzio che circonda da anni le condizioni dei giornalisti iraniani, ricordando almeno alcuni tra coloro che sono attualmente in prigione solo per avere svolto in modo indipendente la loro professione. Il giornalista economico Bahman Ahmadi Amouee, detenuto nel carcere di Evin (Teheran) e condannato a 5 anni per avere criticato la politica economica dell'amministrazione Ahmadinejad.
Ahmad Zeidabadi, analista politico, esperto in affari medio-orientali, che sconta una pena di 6 anni nel carcere di Rajai Shahr (Karaj), cosi' come Keyvan Samimi e Isa Saharkhiz, entrambi membri dell'Associazione per la difesa della libertà di stampa".(ROMA, 3 MAGGIO - ADNKRONOS/AKI)

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