«Queste immagini ci raccontano una professione che non c'è più, che è mutata profondamente, ma che noi vogliamo continuare a fare e a difendere, anche nella sua indipendenza economica». Così Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi, partecipando, martedì 16 settembre 2025 a Palermo, all'inaugurazione della mostra 'Memorabili, l'informazione che cambia, la libertà che (ci) resta', dedicata al cambiamento della professione di cronista tra gli anni '60 e l'inizio del 2000 e agli effetti delle 'leggi bavaglio'.
«Sono immagini - ha aggiunto Costante – che ritraggono il lavoro dei giornalisti visto dai giornalisti, memorabili scatti dentro la notizia che ci parlano di libertà di stampa».
L'esposizione, organizzata dall'Associazione siciliana della stampa e curata dal fotoreporter Franco Lannino, con la collaborazione di Ordine dei giornalisti di Sicilia, Gruppo cronisti siciliani, Gruppo pensionati siciliani e Federazione nazionale della Stampa italiana, resterà aperta al pubblico, nella sede di Assostampa, sino al 27 ottobre nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13, e martedì e giovedì, dalle 9 alle 16.30.
In mattinata, in via delle Magnolie, sempre a Palermo, è stato ricordato cinquantacinque anni dopo il suo sequestro, avvenuto il 16 settembre 1970, il giornalista de L'Ora, Mauro De Mauro.
Alla commemorazione, promossa da Assostampa Sicilia assieme al Gruppo cronisti siciliani, Gruppo giornalisti pensionati e Associazione nazionale magistrati, hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto e il questore di Palermo, Massimo Mariani e Vito Calvino; il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici; Cinzia Soffientini della Anm, gli assessori comunali Pietro Alongi e Maurizio Carta, oltre a rappresentanti di carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani.
Al termine della cerimonia è intervenuta la figlia di Mauro De Mauro, Franca che ha lanciato un forte allarme per la libertà di stampa «mai così in pericolo come oggi, minacciata dalle iniziative del presidente Trump e dalla strage di giornalisti a Gaza». Presente anche il giornalista Sergio Buonadonna, collega e amico di De Mauro. (mf)