L'Assemblea degli oltre 300 giornalisti Rai della cosiddetta 'Fase 2' - che realizzano tutti i programmi più noti dalla Rai (solo per fare alcuni esempi: da Presa Diretta a Report, da Chi l'ha visto ad Agorà, da Mi manda Raitre alla Vita in diretta...) lavorando da anni senza il contratto giornalistico - si riunisce all'aperto mercoledì 21 maggio, dalle 11 alle 13, davanti alla sede Rai di via Teulada 66 a Roma.
All'assemblea - informa una nota - è invitata la stampa, l'azienda, le rappresentanze sindacali dei giornalisti, la Commissione di vigilanza. Prevista la presenza di parlamentari. All'ordine del giorno: la proposta fatta dall'azienda ai sindacati di avviare una selezione interna per le Tgr (testate regionali), di fronte alla quale il 15 maggio scorso l'assemblea ha chiesto alle rappresentanze sindacali di non firmare alcun accordo che non preveda per iscritto quanto segue:
"1. l'impegno dell'azienda ad avviare contestualmente la 'Fase 2' - cioè la stabilizzazione/novazione con il contratto giornalistico FNSI/Usigrai per tutti i giornalisti professionisti impiegati da anni con contratti precari a partita iva o personale interno assunto con contratti diversi da quello giornalistico;
2. una precisa e puntuale indicazione della data entro la quale tale stabilizzazione/novazione verrà finalizzata per tutti gli aventi diritto;
3. una precisa e puntuale indicazione della road-map temporale dei tavoli di trattativa tra azienda e sindacati dedicati in modo esclusivo a 'Fase 2', che parta contestualmente al tavolo per le Tgr e si concluda entro la fine dell'anno solare in corso".
Infatti - si spiega nella nota - "non è accettabile svuotare i programmi che hanno fatto e continuano a fare la storia della prima industria culturale del Paese delle risorse umane che li realizzano ogni giorno; e non è accettabile che dopo anni di precariato e di attesa, l'unica opportunità di stabilizzazione offerta dall'azienda sia un trasferimento in sedi distanti centinaia di chilometri da quella in cui si sono costruite esistenze professionali e familiari in lunghi anni di lavoro". (Ansa - 20 maggio 2025)