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Gli studi di Rainews24 (Foto: rainews.it)
Cdr 04 Lug 2022

Rainews24, il Cdr proclama lo stato di agitazione: «Situazione grave»

Elencando le sollecitazioni alle quali il vertice «continua a non rispondere», dall'organizzazione del lavoro alla carenza di colleghi ai desk, i giornalisti del canale all news chiedono di sapere «con chiarezza cosa voglia fare l'azienda delle nostre testate patrimonio del servizio pubblico e non del direttore di turno».

«Sempre più grave la situazione» a Rainews24. È la denuncia del Cdr del canale all news della Rai che in una nota spiega di aver proclamato lo stato di agitazione e chiede il rispetto dell'art. 6 del contratto di servizio. Mentre sottolinea: «Vogliamo sapere con chiarezza cosa voglia fare l'azienda delle nostre testate patrimonio del servizio pubblico e non del direttore di turno».

Nella nota il Comitato di redazione di Rainews24 scrive che «il direttore continua a non rispondere alle sollecitazioni del Cdr su nessuno dei fronti aperti: organizzazione del lavoro; job posting bloccato al web; rubriche che continuano ad andare in onda nonostante le ferie; la vicenda Evelina irrisolta; la carenza di colleghi ai desk e nelle redazioni».

Tutto ciò, viene sottolineato, «nell'indifferenza dell'azienda che lancia proclami sugli investimenti per le nostre testate e non interviene su nulla».

Un'altra preoccupazione, denuncia ancora il Cdr della testata, riguarda poi lo stesso direttore Paolo Petrecca: «L'ultimo like messo da Petrecca sotto il post della leader di fratelli d'Italia Giorgia Meloni (non è la prima volta) dà il senso di come un direttore del servizio pubblico scelga di rivendicare l'appartenenza a un'area politica».

Petrecca, prosegue il Cdr, «durante il festival di Cultura e Identità a Senigallia ha rivendicato che "portare avanti in un mondo dell'informazione schiacciato su alcune posizioni la sua identità, fatta di Dio, Patria e Famiglia, non è stato facile, ma la Rai è più pluralista di ciò che si pensi". Tutto questo va di pari passo con la scelta quotidiana di ospiti con una forte identità politica con gli inviti frequenti in rassegna stampa di commentatori di testate, spesso con posizioni negazioniste su pandemia o emergenza climatica, che riducono l'autorevolezza della nostra testata». (Ansa)

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