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Giudiziaria 23 Ott 2006

Senza Bavaglio: "Panerai querela Pino Nicotri , una vendetta per il ruolo del collega nella difesa di Ugo Degli Innocenti ingiustamente licenziato da Italia Oggi e ora reintegrato"

Suona proprio come una vera e propria vendetta quella di Paolo Panerai che nei giorni scorsi ha querelato Pino Nicotri, uno dei firmatari dell’appello per la riassunzione di Ugo Degl’Innocenti, a suo tempo licenziato indebitamente da Italia Oggi.

Suona proprio come una vera e propria vendetta quella di Paolo Panerai che nei giorni scorsi ha querelato Pino Nicotri, uno dei firmatari dell’appello per la riassunzione di Ugo Degl’Innocenti, a suo tempo licenziato indebitamente da Italia Oggi.

Una sentenza dell'anno scorso del giudice di Milano aveva ordinato al gruppo Class di reintegrare Ugo nel posto che occupava, ma l’editore non ha mai, per un anno e due mesi, ottemperato all’ingiunzione. Da qui il lancio di un appello (rivolto al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi) affinché fosse rispettata la sentenza. Tra i primi firmatari, Pino Nicotri e tra gli altri anche l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. L’Ordine della Lombardia aveva aperto un procedimento contro Panerai ma due giorni prima dell’udienza zac, colpo di scena, Ugo è stato reintegrato. Eravamo tutti soddisfatti della conclusione della vicenda. Non ci aspettavamo invece la reazione di Panerai, che ha chiesto a Pino ben 520 mila di euro a titolo di risarcimento per i presunti danni all’immagine, alla socialità, ecc. Non si sa bene cosa abbia danneggiato l’immagine di Panerai: l’appello di Pino o la mancata applicazione della sentenza? E poi perché solo Pino e non tutti i firmatari? La risposta a questa domanda è semplice. Il signor Panerai tentai di intimidire i sindacalisti e quelli che chiedono il rispetto delle norme. Il nostro appello intendeva ribadire che nessuno può rifiutarsi di obbedire alle sentenze del magistrato. E’ sbagliato credere di poter fare il buono e il cattivo tempo a proprio piacimento. L’attacco di Panerai non deve essere inteso solo contro Nicotri e nemmeno contro Degl’Innocenti, ma contro tutto il sindacato, il suo spirito e il suo ruolo. Insomma è una provocazione alla quale la FNSI deve reagire con la masssima compattezza e decisione. Quando Panerai non aveva ancora applicato la sentenza, Senza Bavaglio aveva posto una domanda che a questo punto deve essere riproposta, e con forza: è giusto che un editore come Class, che non rispetta le regole, riceva i soldi pubblici stanziati per le provvidenze sull’editoria? Senza Bavaglio

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