Sindacato dei Giornalisti del Veneto: "Il caso del Gazzettino è all'interno della linea Fieg che nega il contratto e taglia gli organici: ci vuole una risposta generale della categoria"

La Fieg ha dato la linea: niente contratto e riduzione drastica degli organici nelle aziende. Altro che pausa di riflessione annunciata da Carlo De Benedetti (Presidente del Gruppo L'Espresso), o aperture al confronto pomposamente avanzate da Antonello Perricone, Amministratore delegato del Corriere della Sera.

I colleghi continuano a fare i conti con editori sempre più decisi al muro contro muro e alla volontà di avere mano libera. Il confronto di tre giorni tra i rappresentanti sindacali del Gazzettino e i rappresentanti aziendali del Gruppo Caltagirone è terminato con la proclamazione di uno sciopero. Il Comitato di Redazione ha cercato in tutti i modi di impostare il confronto con la massima disponibilità per il risanamento del quotidiano facendosi carico di una pesante situazione economica, frutto anche di scelte editoriali penalizzanti imposte dalla precedente gestione. Ma alla proprietà non è bastato: pretende carta bianca su organici, regole, accordi. Il Sindacato giornalisti del Veneto esprime solidarietà a tutti i colleghi del Gazzettino costretti a nuove iniziative di lotta ed esprime rammarico per l'occasione persa, per responsabilità dell'azienda. La lotta del Gazzettino non deve però restare negli ambiti aziendali. Il Segretario della Fnsi ha convocato, per il 14 giugno p. v., una Giunta nazionale che ha all'ordine del giorno la valutazione anche degli altri stati di crisi preannunciati dal Secolo XIX al Giornale, dall'Ansa ai settimanali lombardi che annunciano la chiusura. Serve una risposta chiara di tutta la categoria. La Giunta del Sindacato giornalisti del Veneto