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Fnsi 09 Nov 2004

Uffici Stampa: cinque giorni di sciopero al Consiglio regionale del Lazio. La solidarietà del Gus Toscana, dell'AsT, del Gus Nazionale, Aser, Gus Emilia-Romagna e Gus Sicilia

Uffici Stampa: cinque giorni di sciopero al Consiglio regionale del Lazio. La solidarietà del Gus Toscana, dell'AsT, del Gus Nazionale, Aser, Gus Emilia-Romagna e Gus Sicilia

Uffici Stampa: cinque giorni di sciopero al Consiglio regionale del Lazio. La solidarietà del Gus Toscana, dell'AsT, del Gus Nazionale, Aser, Gus Emilia-Romagna e Gus Sicilia

La Federazione nazionale della Stampa Italiana e l’Asr comunicano: “La Fnsi e l’Asr esprimono piena e convinta solidarietà ai colleghi del Cdr del Consiglio regionale del Lazio impegnati in una dura vertenza con l’Amministrazione regionale per far applicare un accordo sottoscritto da più di sei mesi sull’adeguamento contrattuale. Il pacchetto di 5 giorni di sciopero che l’assemblea dei giornalisti degli uffici stampa del Consiglio Regionale del Lazio ha affidato al cdr è una delle prime iniziative di lotta dei colleghi che lavorano nella pubblica amministrazione ed è la giusta risposta ad un atteggiamento dilatorio e contraddittorio rispetto agli accordi sottoscritti frutto di oltre un anno di defatigante trattativa. L’amministrazione regionale del Lazio sembra ricalcare un copione purtroppo già letto: la non applicazione della legge 150/2000 sull’informazione e comunicazione pubblica. La Fnsi e l’Asr ricordano che il sindacato dei giornalisti italiano è impegnato da ormai due anni alla completa attuazione della normativa nazionale con l’Agenzia di contrattazione del pubblico impiego per dare finalmente un quadro normativo e contrattuale certo alle migliaia di giornalisti degli uffici stampa pubblici. Il continuo diniego dell’Aran a dare inizio alla trattativa ha costretto la Fnsi a presentare un ricorso alla Magistratura del lavoro per poter rivendicare la propria rappresentatività sindacale così come è chiaramente espressa dalla legge 150 e dal successivo atto di indirizzo dell’ex ministro della Funzione Pubblica, Franco Frattini. Lo sciopero dei colleghi del Lazio rischia di essere il primo di una lunga serie”. Il Cdr del Consiglio regionale del Lazio denuncia la mancata applicazione dell’accordo sindacale sottoscritto dal datore di lavoro L’assemblea dei giornalisti del Consiglio regionale del Lazio ha deciso a maggioranza, di affidare un pacchetto di 5 giorni di sciopero al Comitato di redazione. La decisione è stata presa al termine di una riunione di verifica sull’andamento della trattativa sindacale per l’adeguamento dei contratti, risibili nella forma e nella sostanza, posti in essere per i giornalisti addetti stampa del Consiglio regionale del Lazio. Il Cdr del Consiglio Regionale denuncia che “a fronte di un regolare accordo sindacale raggiunto e sottoscritto da quasi sei mesi, e frutto di più di un anno di trattativa, con la Pubblica Amministrazione Regionale, i giornalisti che lavorano negli uffici stampa dei Gruppi Consiliari a tutt’oggi si trovano a non veder applicati i termini di tale accordo. Inoltre, bolla come gravissimi i comportamenti tenuti dalla struttura amministrativa del Consiglio Regionale che vìola il rispetto delle regole e della dignità dei lavoratori negando gli impegni presi con la mancata applicazione della correttezza delle regole sindacali, trasformate dalla gestione del datore di lavoro in carta straccia”. I giornalisti del Consiglio regionale del Lazio non intendono rimanere ancora in attesa di vaghe comunicazioni “sul da farsi” da parte di chi è preposto alla applicazione degli accordi sottoscritti: comunicazioni ripetutamente promesse a parole e mai realizzate nei fatti. La solidarietà del GUS Toscana E’ arrivato il momento della resa dei conti con i burocrati ed i politici che vogliono far naufragare la riforma della legge 150/2000, che stabilisce principi e regole chiare per l'informazione e la comunicazione nelle pubbliche amministrazioni. Per la prima volta si arriva allo sciopero dei giornalisti degli uffici stampa. Succede alla Regione Lazio, dove i colleghi del comitato di redazione hanno approvato una mobilitazione pesantissima: ben 5 giorni di sciopero. Ognuno di voi può capire quanto sia rischiosa e difficile questa decisione, con il rischio di subire una sconfitta se attorno ai colleghi della Regione Lazio non si ritroverà l'intera categoria dei giornalisti. Le loro difficoltà, compreso le diverse situazioni di precariato, erano state esposte anche il 1 ottobre a Catania durante l'Assemblea degli uffici stampa delle Regioni. E' per questo che i colleghi della Regione Lazio meritano la solidarietà del Gruppo Giornalisti Uffici Stampa della Toscana, che da tempo è impegnato a garantire sia i minimi diritti sindacali e del lavoro dei colleghi in tantissime amministrazioni locali che cercano con ogni mezzo di delegittimarli e precarizzarli, sia l'approvazione di una buona legge toscana per la regolarizzazione professionale degli addetti stampa della Regione. Anche, qui, infatti la situazione è pesantissima e proprio ieri la Giunta Esecutiva del GUS Toscana ha approvato un documento in cui chiede agli organismi della nostra categoria di proclamare il 10 dicembre una "Giornata di mobilitazione degli addetti stampa". Il presidente GUS Toscana Giacomo di Iasio Piena solidarietà ai colleghi degli uffici stampa della Regione Lazio che, per primi, hanno deciso di scendere sul piede di guerra nei confronti di chi ha fatto del sabotaggio della legge 150 e della negazione dei diritti dei giornalisti la propria missione. L’Associazione stampa toscana seguirà con la massima attenzione e partecipazione lo sciopero dei giornalisti degli uffici stampa della Regione Lazio nella consapevolezza che anche la pazienza e la disponibilità dei colleghi toscani è giunta al limite estremo. Se infatti in Toscana non si verificherà una immediata inversione di rotta in tema di rispetto della legalità e dei diritti dei giornalisti, verranno attuate forti iniziative di denuncia e di lotta e la vertenza dei colleghi laziali si allargherà alla nostra regione. Il presidente dell’Associazione stampa toscana Carlo Bartoli Il Gus Nazionale è al fianco dei colleghi del Consiglio regionale del Lazio in lotta Il GUS Nazionale è al fianco dei colleghi che lavorano negli uffici stampa della regione Lazio. Al fianco degli addetti stampa della Regione Lazio ci sono pure i rappresentanti dei collaboratori del direttivo e della giunta dell'ASR. Gino Falleri, Presidente nazionale del Gruppo Giornalisti Uffici Stampa. L’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) e il Gruppo giornalisti Uffici stampa (Gus) dell’Emilia-Romagna esprimono la loro piena solidarietà ai colleghi del Comitato di redazione del Consiglio regionale del Lazio impegnati nel rivendicare l’applicazione di un accordo sottoscritto da più di sei mesi sull’adeguamento contrattuale e confermano la loro disponibilità ad operare per la costruzione della massima unità possibile nella categoria e nei suoi organismi di rappresentanza, più volte minacciata da personalismi e da manovre tese a delegittimare il sindacato unitario che rappresenta l’unico strumento in grado di controbattere le inadempienze della controparte. Unità che è stata recentemente ribadita durante l’assemblea regionale del Gus Emilia-Romagna alla presenza anche del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, Gerardo Bombonato, del segretario nazionale del Gus, Gaetano Perricone, e del segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi. L’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa sono stati difatti invitati ad attivarsi affinché sia data piena attuazione alla legge 150/2000 adoperandosi per sbloccare la situazione di stallo determinatasi nei rapporti con l’Aran, ottenendo, finalmente, il contratto di lavoro per i giornalisti degli Uffici stampa pubblici. A questo proposito l’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna e il Gus invitano quei parlamentari che furono i ‘promotori’ della legge ad impegnarsi ad intervenire di fronte alle tante violazioni a cui essa è sottoposta. Sono con voi, insieme con i colleghi del Gus Sicilia, per combattere insieme la vostra e la nostra battaglia. Una battaglia per il rispetto di quelle norme e regole sugli uffici stampa che, nella stragrande maggioranza delle PA italiane, vengono metodicamente ignorate. Una battaglia che tutto il sindacato dei giornalisti italiani dovrà continuare a combattere con sempre maggiore autorevolezza e lucidità - e soprattutto nel segno dell'unità vera - contro quei "nemici" abili ed esperti che si annidano all'interno del mondo della burocrazia e della politica. Gaetano Perricone Segretario Gus Nazionale Presidente Gus Sicilia

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