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La vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova (Foto: @VeraJourova)
Internazionale 14 Mag 2020

Ungheria, la commissaria Ue Jourova: «Lo stato di emergenza solleva preoccupazioni»

Parlando alla plenaria del Parlamento europeo, la vicepresidente della Commissione ribadisce che le misure adottare dai Paesi membri a seguito della crisi sanitaria devono essere «limitate a ciò che è necessario e strettamente proporzionale». Sotto la lente di Bruxelles il potenziale impatto sullo stato di diritto e le limitazioni alla libertà  di parola e di espressione.

«In Ungheria lo stato di emergenza» adottato a seguito della crisi da coronavirus dal governo di Viktor Orban «solleva particolare preoccupazione». Lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova parlando alla plenaria del Parlamento europeo, ribadendo che le misure intraprese dai vari Paesi membri per contrastare il Covid-19 «devono essere limitate a ciò che è necessario e strettamente proporzionale e non devono durare all'infinito e i governi devono fare in modo che tali misure siano sottoposte al controllo» in un bilanciamento «tra pesi e contrappesi».

Tali misure «non devono rappresentare una cancellazione del diritto comunitario e del diritto europeo», ha detto Jourova, ricordando che la Commissione sta analizzando l'impatto che questi provvedimenti possono avere sullo stato di diritto e le limitazioni alla libertà di parola e di espressione. Secondo Jourova «in Ungheria la situazione in cui operano i giornalisti si è degradato da diversi anni e in momenti come questi abbiamo bisogno di un giornalismo serio che applichi gli standard internazionali e che possa controllare le misure adottate in risposta alla minaccia globale».

«Nella Ue adesso entriamo in una nuova fase dove le misure adottate verranno gradualmente dismesse e questa nuova fase significa che lo stato di emergenza dovrebbe gradualmente essere sostituito con misure meno intrusive. Pertanto mi aspetto che i cittadini ungheresi vorranno tornare a godere dei loro diritti e che il Parlamento ungherese» possa «esercitare il suo potere di scrutinio. Noi possiamo essere all'altezza delle sfide generate da questa crisi solo se mettiamo insieme la società e la democrazia con uno spirito di comprensione e cooperazione», ha aggiunto Jourova.

«Stiamo monitorando il caso dell'Ungheria, ho delle relazioni giornaliere che mi informano sulla situazione delle persone arrestate nel contesto della diffusione delle cosiddette fake news e stiamo valutando se possiamo attivarci legalmente, non apriamo ancora una procedura di infrazione con l'Ungheria, ma seguiamo da vicino tutti i procedimenti», ha detto ancora Jourova parlando alla plenaria del parlamento europeo.

«Dobbiamo tener presente che abbiamo nella nostra 'cassetta degli attrezzi' l'articolo 7 e su questo il dibattito al Consiglio è in corso e riprenderà quando il Consiglio riprenderà una sessione affari generali», ha precisando infine, ricordando che ci sarebbe anche la possibilità di attuare la «condizionalità dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto».

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