Organizzazioni per la difesa della libertà di stampa hanno chiesto al governo venezuelano la liberazione immediata e incondizionata di 22 giornalisti e altri operatori della comunicazione detenuti, definendo gli arresti «arbitrari» e gravemente carenti sotto il profilo delle garanzie di legge. In una nota riportata dall’agenzia Ansa martedì 30 dicembre 2025, l'Alleanza regionale per la libera espressione e l'informazione ha denunciato violazioni sistematiche del giusto processo, tra cui sparizioni forzate temporanee, negazione dell'accesso ad avvocati di fiducia, periodi di incomunicabilità, mancanza di assistenza medica e assenza di informazioni ufficiali sui procedimenti giudiziari.
Tra i detenuti figurano la giornalista Nakary Ramos e il marito Gianni González, arrestati da oltre otto mesi mentre stavano realizzando un servizio informativo e accusati di istigazione all'odio e diffusione di notizie false. Nell'elenco compaiono anche noti professionisti e attivisti dell'informazione, tra cui Roland Carreño, Biagio Pilieri e Nicmer Evans.
Secondo l'Alleanza, in Venezuela la repressione del dissenso si traduce in un ricorso sempre più esteso alla giustizia penale come strumento per scoraggiare la critica pubblica e alimentare l'autocensura. Il Collegio nazionale dei giornalisti ha inoltre sollecitato l'adozione di misure umanitarie per i detenuti, segnalando in particolare le condizioni di salute critiche di Pilieri, recluso da 16 mesi nella sede del Sebin all'Helicoide. (anc)