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Fnsi 07 Ago 2003

A Messina giornalista aggredito, 10 giorni di prognosi La solidarietà della Fnsi, dell'Assostampa di Sicilia, dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia e dei Cdr de La Sicilia

A Messina giornalista aggredito, 10 giorni di prognosi La solidarietà della Fnsi, dell'Assostampa di Sicilia, dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia e dei Cdr de La Sicilia

A Messina giornalista aggredito, 10 giorni di prognosi
La solidarietà della Fnsi, dell'Assostampa di Sicilia, dell’Ordine dei giornalisti della Sicilia e dei Cdr de La Sicilia

Il giornalista Massimiliano Pisano, corrispondente del quotidiano «La Sicilia» da Giardini Naxos, ha denunciato ai carabinieri di essere stato aggredito con calci e pugni da tre persone stamane all' uscita da un locale nella zona di Recanati. Pisano, trasportato nell' ospedale Sirina di Taormina, è stato dichiarato guaribile in 10 giorni. Secondo la sua versione, l' episodio sarebbe accaduto intorno alle sei, dopo che in compagnia di un collega, il quale non avrebbe però assistito all' aggressione, era uscito da una discoteca. Mentre si stava dirigendo verso la propria auto, il cronista sarebbe stato avvicinato da tre persone che gli hanno chiesto se fosse lui Pisano. Alla risposta affermativa, uno dei tre gli avrebbe detto: «Ci stai rompendo le scatole con le tue notizie di cronaca nera», per poi con gli altri cominciare a colpirlo. Ultimamente Pisano nei propri articoli si era occupato di incendi di automobili e abitazioni a Giardini Naxos. Ai carabinieri il giornalista ha detto di aver negli ultimi tempi ricevuto telefonate anonime.(ANSA). Il segretario generale aggiunto della Fnsi, Luigi Ronsisvalle, in merito all'aggressione subita dal giornalista a Giardini Naxos, sostiene che «l'aggressione denunciata da Pisano ripropone il gravissimo problema della sicurezza dei cronisti ed in modo particolare dei corrispondenti costretti spesso a lavorare in condizioni ambientali e professionali obiettivamente difficili». «Confidiamo in un immediato intervento dei responsabili dell'ordine pubblico - ha aggiunto - affinché autori e mandanti dell'aggressione siano assicurati alla giustizia e siano garantiti, nel contempo, a tutti i giornalisti le indispensabili condizioni di serenità ed ai cittadini il diritto ad essere correttamente informati».(ANSA) Il segretario provinciale dell' associazione siciliana della stampa di Messina, Giuseppe Gulletta, esprime «solidarietà al collega Pisano, selvaggiamente picchiato a Giardini Naxos da sconosciuti». «Si allunga così - continua Gulletta - l'elenco dei giornalisti destinatari di intimidazioni per il solo fatto di volgere scrupolosamente l'attività professionale. L' associazione della stampa nel condannare l'episodio, rammenta che nessuna intimidazione potrà mai condizionare il lavoro dei giornalisti e informa che chiederà un incontro al prefetto e al questore di Messina affinché sia aumentata l'attività delle forze dell'ordine su Giardini Naxos e sia garantita l'incolumità degli operatori dell' informazione». (ANSA) Sulla vicenda è intervenuto il presidente dell' Ordine dei giornalisti della Sicilia, Bent Parodi, condannando l' episodio ed esprimendo solidarietà a Pisano. «L'Ordine dei Giornalisti della Sicilia - ha detto Parodi - condanna la vile aggressione nei confronti del collega Massimiliano Pisano ed auspica un pronto intervento dell'autorità investigativa e giudiziaria che serva a scongiurare ogni ulteriore tentativo di imporre in modo vile il bavaglio ad un'informazione libera al servizio dei cittadini». Parodi ha espresso la sua «piena solidarietà al collega ed ai suoi familiari», assicurando «ogni opportuno intervento dell' Ordine in difesa del libero svolgimento della professione». (ANSA) Il Cdr del quotidiano «La Sicilia» in un comunicato esprime «apprensione e indignazione per l'aggressione denunziata dal corrispondente da Taormina Massimiliano Pisano» ed esprime al collega ed ai suoi familiari la propria solidarietà. «In un momento in cui la libertà di stampa subisce attacchi e tentativi di condizionamenti, i giornalisti de «La Sicilia» - continua il comunicato - riaffermano il diritto della libera informazione, auspicando che le forze dell’ordine e gli altri organi preposti possano chiarire i contorni della triste vicenda». (ANSA)

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