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Fnsi 29 Mag 2002

Allarme Terrorismo, telegramma di Ciampi al Corriere della Sera per ricordare Tobagi Commemorazione a Roma con Serventi e Siddi

Allarme Terrorismo, telegramma di Ciampi al Corriere della Sera per ricordare Tobagi Commemorazione a Roma con Serventi e Siddi

Allarme Terrorismo, telegramma
di Ciampi al Corriere della Sera
per ricordare Tobagi
Commemorazione a Roma
con Serventi e Siddi

Per ricordare Tobagi Commemorazione a Roma con Serventi e Siddi La Federazione Nazionale della Stampa ha ricordato stamane Walter Tobagi inoccasione del ventiduesimo anniversario dalla tragica scomparsa. Il Presidente della Fnsi, Franco Siddi, e il Segretario Generale, Paolo Serventi Longhi, hanno commemorato il collega, ucciso in un vile attentato delle brigate rosse, sottolineando il rinnovato impegno del Sindacato dei Giornalisti contro ogni forma di violenza e di terrorismo. In una breve cerimonia svoltasi nella sala della Fnsi, intitolata al collega scomparso, Siddi e Serventi Longhi hanno sottolineato i passi più significativi dell'attività professionale e sindacale di Tobagi rilevando, in particolare, l’attualità del messaggio di autonomia e di qualità dell’informazione nei confronti di tutti i poteri. La Federazione della Stampa afferma che mai come in questo momento storico occorra ribadire il valore degli insegnamenti di Walter Tobagi relativamente al ruolo sociale della professione giornalistica al servizio dei cittadini, per realizzare un sistema della comunicazione basato sul pluralismo e sulla democrazia." (pubblicato il 29 maggio) Allarme terrorismo,telegramma di Ciampi al Corriere della Sera 28 maggio 2002. ADNKRONOS - Fu lo sforzo di ''comprensione'' da cronista libero e indipendente a fare di Walter Tobagi ''un avversario inflessibile e temuto del terrorismo, che lo colpì come simbolo di un giornalismo militante, rigoroso e consapevole dei valori dell'etica repubblicana''. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha reso omaggio con queste parole a Walter Tobagi, inviato speciale del Corriere della sera ucciso a soli 33 anni il 28 maggio 1980 dalle Brigate rosse. ''Ricordarne la figura -si legge in un telegramma del Capo dello Stato inviato al direttore del 'Corsera', Ferruccio de Bortoli- significa onorare il suo impegno quotidiano, la sua motivazione profonda al miglioramento della società in anni difficili della nostra Repubblica. Nel suo lavoro ricercava 'una ragione molto forte, la ragione di una persona che si sente intellettualmente onesta, libera e indipendente e cerca di capire'. Quel suo sforzo di comprensione ne fece un avversario inflessibile e temuto del terrorismo, che lo colpì come simbolo di un giornalismo militante, rigoroso e consapevole dei valori dell'etica repubblicana. Con questi sentimenti rendo omaggio alla sua memoria e ne ricordo il sacrificio insieme a tutti gli italiani''.

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