Sarà presentata a Roma, martedì 8 luglio 2025 alle ore 11, nella sede della Fnsi (via delle Botteghe Oscure, 54) la quindicesima edizione del Rapporto di Avviso Pubblico 'Amministratori sotto tiro'. Il programma prevede i saluti del presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà e di Vittorio di Trapani, presidente della Fnsi. Seguiranno la presentazione dei principali dati del Rapporto con Claudio Forleo, curatore del dossier e responsabile dell'Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico e Andrea Carboni, direttore analisi di Acled (Armed Conflict Location & Event Data); quindi gli interventi di Pietro Grasso, presidente della Fondazione Scintille di Futuro, e Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia. A moderare l'incontro il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani.
«Molte le novità di questa nuova edizione che, oltre a raccontare e analizzare i fatti avvenuti nel corso del 2024 in Italia, mette insieme i dati di minaccia e violenza nei confronti di amministratori locali, funzionari, dipendenti pubblici e personale della Pubblica Amministrazione relativi agli ultimi quindici anni», anticipano gli organizzatori.
«Un lavoro complesso - proseguono - che prova a mostrare cosa è accaduto nel nostro Paese dal 2010 ad oggi e come sono cambiate le modalità e le tipologie di aggressione nei confronti dei rappresentanti politici locali, anche grazie ai contributi di diversi esperti tra cui Fabio Bordignon e Luigino Ceccarini, dell'Università di Urbino e Vittorio Mete, dell'Università di Firenze».
Il rapporto si arricchisce, inoltre, di una sezione speciale sui casi di violenza politica a livello internazionale, realizzato da Acled. «L'obiettivo è quello di ampliare l'analisi provando a mappare il fenomeno delle intimidazioni agli amministratori locali anche in Europa», spiegano ancora da Avviso Pubblico.
Infine, nel Report 2025 vengono raccontate 10 storie di amministratori sotto tiro di ieri e di oggi, sia in formato video sia in forma scritta, che testimoniano le enormi difficoltà che molti amministratori locali sono stati e sono costretti quotidianamente a subire, che spesso inficiano la libera e serena esecuzione del loro mandato democraticamente conferito.