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Un momento del primo Memorial Marco Gardenghi (Foto: Andrea Malossini, da aser.bo.it)
Associazioni 19 Mag 2025

Bologna, alla Casa circondariale della Dozza il primo Memorial Marco Gardenghi

Il cronista è stato ricordato con una partita di rugby, sport di cui era un grande appassionato.

«Il rugby - diceva e scriveva Marco Gardenghi - è uno sport che può contribuire al riscatto sociale, offrendo opportunità di inclusione e crescita personale per persone con disabilità o in situazioni svantaggiate». Con queste parole si è aperto il 'Primo Memorial Marco Gardenghi', giocato sabato 17 maggio 2025 all'interno della Casa circondariale della Dozza di Bologna 'Rocco D'Amato', con in campo il Giallo Dozza Bologna Rugby e i Cinghiali del Setta, rinforzati per l'occasione da atleti della Stella Rossa Milano Rugby (Campionato Uisp Nazionale).

Il Memorial è stato l'occasione per ricordare il giornalista Marco Gardenghi, grande appassionato di rugby, presidente del gruppo regionale dell'Unione giornalisti pensionati, già presidente di Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna) per due mandati e a lungo protagonista della vita sindacale regionale e nazionale.

Fra gli ospiti del Memorial, i rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa: Associazione stampa Emilia-Romagna, Federazione nazionale della Stampa italiana, Unione nazionale giornalisti pensionati, Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna, Unione Stampa Sportiva Italiana, Gruppo Emiliano-Romagnolo giornalisti sportivi, Confcommercio Ascom Bologna e Illumia, main sponsor del Giallo Dozza. L'iniziativa del Memorial Gardenghi è comunque frutto dell'impegno del Gruppo giornalisti pensionati dell'Emilia Romagna, rappresentato nella circostanza dalla vicepresidente Maria Luigia Casalengo e dal segretario Fabrizio Rappini.

Era presente alla giornata anche l'artista bolognese Fabieke, all'anagrafe Fabio Del Monte, writer e street-artist tra i più conosciuti nel panorama internazionale, che nei prossimi mesi dipingerà la parete della Palestra del Carcere. Il ricordo di Gardenghi, scritto dalla moglie Vita Ippolito, è stato letto da Paolo Maria Amadasi, presidente Aser. (anc)

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