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Fnsi 12 Mag 2004

Bologna, il sindaco Guazzaloca prende di mira di nuovo i giornalisti: "Le mie sono critiche mirate" Le reazioni dei colleghi nel mirino Fnsi e Aser: "Siamo alla intimidazione" La solidarietà dei Cdr di Repubblica e Dire Mauro: "Guazzaloca

Bologna, il sindaco Guazzaloca prende di mira di nuovo i giornalisti: "Le mie sono critiche mirate"Le reazioni dei colleghi nel mirinoFnsi e Aser: "Siamo alla intimidazione"La solidarietà dei Cdr di Repubblica e DireMauro: "Guazzaloca è in affanno"Mazzuca: "Libero di esprimere giudizi"

Bologna, il sindaco Guazzaloca prende di mira di nuovo i giornalisti: "Le mie sono critiche mirate"
Le reazioni dei colleghi nel mirino
Fnsi e Aser: "Siamo alla intimidazione"
La solidarietà dei Cdr di Repubblica e Dire
Mauro: "Guazzaloca è in affanno"
Mazzuca: "Libero di esprimere giudizi"

''Non disistimo tutti i giornalisti, ne' li vorrei vedere tutti in galera. Le mie critiche sono mirate, rivolte solo ad alcuni esponenti della categoria''. Il sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca, rispondendo a un volantino diffuso dall'Associazione 'L'Altrainformazione' all'ingresso di Santa Lucia dove oggi si celebra in un convegno il decennale della morte di Giovanni Spadolini, ha avvicinato alcuni cronisti per precisare il senso di due polemiche avute con alcuni ''colleghi'' (il sindaco e' iscritto all'Albo come pubblicista). Nel volantino l'associazione ha contestato Guazzaloca attribuendogli, come del resto fecero gli organi di informazione, un attacco a giornalista di 'Repubblica' Luciano Nigro il 13 febbraio, alla cui domanda il sindaco avrebbe risposto: ''Vi disistimo, siete al di sotto del livello minimo di stima umana e professionale''. E poi, il 4 marzo in Comune, Guazzaloca, rispondendo al saluto di due giornalisti, disse secondo quanto fu riportato dalla stampa: ''In galera vi vorrei vedere''. ''Volete chiarire a quei signori - ha detto il sindaco, parlando con i giornalisti, rivolto ai membri dell'Associazione che stavano facendo volantinaggio - che non ho detto 'vi', ma 'ti'. Il 'ti disistimo' era rivolto a Luciano Nigro. Ho un lungo elenco di motivi per disistimarlo. Come non vorrei vedere in galera tutti i giornalisti: mi rivolgevo esplicitamente a Mattia Cecchini dell'Agenzia Dire e ad Andrea Chiarini di Repubblica. Come voi potete scegliere il vostro macellaio perche' magari un altro non vi piace, cosi' io ho il diritto di contestare giornalisti che non mi piacciono''. ''Per quel che mi riguarda - ha replicato Chiarini a distanza, contattato dai colleghi - io faccio tutti i giorni il mio lavoro. Se il sindaco ha questi attacchi di nervosismo mon e' un mio problema. Mi auguro che il sindacato e l'Ordine prendano finalmente una posizione chiara su questi atteggiamenti del sindaco''. Da parte sua Luciano Nigro, presente al convegno, ha detto: ''Noto con piacere che il sindaco ha ristretto l'obiettivo. Evidentemente si vergogna di quello che ha fatto e cerca di limitare i danni: la campagna elettorale lo ha un po' migliorato''. ''Ci sono molti giornalisti che stimo'', ha detto ancora il sindaco rivolto ad altri cronisti presenti in Santa Lucia, dei quali ha detto che magari non condivide tutto quello che fanno ma che li considera professionisti onesti e persone perbene. Guazzaloca ha aggiunto di aver detto le stesse cose in un colloquio con il presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti Claudio Santini, il quale ha rimandato per la conferma alla lettura di una nota pubblicata sul sito dell'Ordine. In effetti vi si legge che l'incontro c'e' stato, sollecitato dall'Ordine dopo la pubblicazione delle notizie delle accuse del sindaco sui giornali, in quanto iscritto. Di fatto si tratta di un chiarimento in assenza di procedimento disciplinare perche' non c'era nessun esposto nei confronti del pubblicista Guazzaloca. (ANSA). Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, e il Presidente dell’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, Marco Gardenghi, hanno dichiarato: “Il Sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca, continua ad insultare i giornalisti che lo criticano ed a chiedere che siano messi “in galera”. Certo, le critiche agli organi di informazione sono legittime, ma non è legittimo che il primo cittadino di Bologna, che ricopre un delicato ed importante ruolo istituzionale, continui a dileggiare giornalisti che si limitano a fare il loro mestiere ed a esercitare il diritto di cronaca e di critica sanciti dalla Costituzione. Il problema non è la stima o la disistima per questo o quel collega, bensì il rispetto che le istituzioni devono a chi svolge il compito di informare i cittadini. Nelle esternazioni di Guazzaloca c’è l’arrogante insofferenza che parte consistente del mondo politico nutre nei confronti della libera informazione. Si tratta di una insofferenza rivolta nei confronti di singoli giornalisti, con nomi e cognomi, che assume la forma di una vera e propria intimidazione”. "Il comitato di redazione della Dire giudica inaccettabile il comportamento intimidatorio del sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca nei confronti di tre giornalisti bolognesi, tra i quali il collega Mattia Cecchini. il sindaco che ama 'i fatti' e non ama le domande, quando fa nomi e cognomi, rivendicando il suo legittimo diritto di critica, dovrebbe circostanziare nel merito il suo dissenso e non abbandonarsi a insulti generici e scomposti che si configurano come un attacco frontale alla liberta' di stampa. non e' consentito a nessuno, tantomeno al sindaco per la delicatezza della sua funzione, di usare i toni e le parole ribadite ancora oggi. quest'ultimo episodio allunga una corposa serie di liti verbali ingaggiate dal sindaco con i cronisti dal 1999 ad oggi, spesso tollerate per rispetto all'istituzione e non certo alla loro caratteristica costante: quella della delegittimazione degli interlocutori senza cercare prima il confronto, anche quello piu' duro. A questo punto il pubblicista Giorgio Guazzaloca deve essere chiamato a dettagliare pubblicamente il perche' di tanta animosita'. Le allusioni generiche non bastano piu'. Una categoria che fa della trasparenza la sua ragion d'essere deve scegliere la dialettica serrata e alla luce del sole. I messaggi in codice non vengono capiti dai cittadini, che sono anche lettori e hanno il diritto di farsi un'idea precisa della materia del contendere. il comitato di redazione". (Dire) Il Comitato di Redazione di "Repubblica" esprime la sua piena solidarietà ai colleghi Andrea Chiarini e Luciano Nigro di Repubblica e al collega Mattia Cecchini dell'Agenzia Dire, ancora una volta oggetto, oggi a margine di un convengo su Giovanni Spadolini e il giornalismo, degli insulti e delle intimidazioni del sindaco uscente di Bologna, Giorgio Guazzaloca. Il quale è arrivato a dire, di alcuni di loro, che "spera di vederli in galera". È chiaro che questo non ha nulla a che vedere con la dialettica tra libera informazione e istituzioni, ed è grave che chi ricopre un delicato e importante ruolo politico non sia in grado di trattenere il suo atteggiamento livoroso verso colleghi la cui responsabilità è unicamente quella di fare il loro mestiere, informando i lettori ed esercitando il diritto di cronaca sancito dalla Costituzione Italiana. Il Cdr di Repubblica esprime fin da ora tutto il suo appoggio per le iniziative che i colleghi riterranno di prendere a tutela della loro onorabilità e professionalità. Il Comitato di Redazione di Repubblica Il sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca e' in ''evidente affanno elettorale''. Il direttore de 'La Repubblica', Ezio Mauro, ha risposto cosi' alla precisazione del sindaco, che ha fatto il nome di due giornalisti del quotidiano a proposito di battute polemiche pronunciate contro la stampa. ''Io non mi auguro - ha chiarito Mauro a margine di un convegno nel decennale della morte di Giovanni Spadolini - di vedere Guazzaloca in galera. Non sono un adoratore delle manette. Mi auguro di trovarlo piu' sobrio e pacato e ad occuparsi dei problemi della citta' senza farsi prendere da una febbre elettorale che probabilmente lo porta a straparlare per l'evidente affanno di perdere una poltrona cui fa finta di non tenere''. ''I giornalisti - ha detto ancora Mauro - si difendono da soli, con il loro lavoro e con la loro onesta', come i lettori sanno perfettamente''. (ANSA). Per il direttore del 'Resto del Carlino' Giancarlo Mazzuca ognuno e' libero di esprimere giudizi critici, anche il sindaco Giorgio Guazzaloca. Mazzuca lo ha detto commentando, a margine del convegno su Spadolini, le dichiarazioni del sindaco di Bologna su giornalisti di Repubblica e dell'Agenzia Dire. ''Io sono un po' al di sopra delle parti - ha detto Mazzuca - perche' il Carlino non e' coinvolto. Ognuno puo' avere i suoi giudizi, come del resto ci sono giornalisti buoni e giornalisti cattivi''. All'obiezione che augurare la galera non e' un giudizio, Mazzuca ha risposto che quella di Guazzaloca e' una ''frase forzata. Non credo che risponda al suo pensiero e alle sue intenzioni. Ognuno fa il suo mestiere, quella di Guazzaloca era forse un'arrabbiatura. Credo comunque che bisogna rispettare i giornalisti e i politici ed evitare di andare sopra le righe, soprattutto in campagna elettorale. Ed e' a questa filosofia che io ispiro il mio lavoro''. (ANSA).

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