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Il direttore di Repubblica, Carlo Verdelli
Minacce 17 Mar 2020

Carlo Verdelli sotto scorta. Fnsi: «Perseguire i gruppi nazifascisti»

Il dispositivo di protezione per il direttore di Repubblica deciso dal Viminale a seguito delle minacce ricevute negli ultimi due mesi. Il Cdr: «Una misura che riporta agli anni più bui del terrorismo».

«La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà al direttore di Repubblica Carlo Verdelli, da sabato scorso sotto protezione a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi. Una misura, come evidenzia il Comitato di redazione di Repubblica, che riporta agli anni più bui del terrorismo». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.

«La concessione della scorta – proseguono – non può far passare in secondo piano la grave minaccia rappresentata dall'azione di gruppi che si ispirano al nazifascismo. È più che mai necessario che le autorità competenti si facciano carico di individuare e perseguire i rappresentati di tali gruppi che continuano ad agire indisturbati nel solco di principi e ideali estranei alla Costituzione repubblicana e all'ordinamento democratico».

PER APPROFONDIRE
Di seguito il comunicato del Comitato di redazione di Repubblica pubblicato anche sul sito web del quotidiano.

In uno dei momenti più difficili per il Paese, in redazione è arrivata una notizia che speravamo di non ricevere. Il nostro direttore, Carlo Verdelli, da sabato scorso è stato messo sotto scorta. Il dispositivo di protezione è stato deciso dal Viminale a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi, tali da rappresentare un pericolo grave e attuale per la sua incolumità. Una misura, la tutela disposta dallo Stato, che riporta agli anni più bui del terrorismo. Pertanto, nel ringraziare le forze dell'ordine per le indagini che stanno svolgendo, la Redazione si stringe intorno al suo direttore e manda un messaggio chiaro agli autori delle minacce: Verdelli non è solo, a proteggerlo non saranno soltanto gli agenti addetti alla sua sicurezza, ma tutti i 360 giornalisti di Repubblica. Perché mettere sotto scorta il direttore, significa mettere sotto scorta l'intero nostro giornale.

La solidarietà dei giornalisti di Radio Capital
Solidarietà a Carlo Verdelli e a tutte le colleghe e i colleghi di Repubblica. Il direttore del quotidiano, da sabato scorso, è sotto scorta per le minacce ricevute negli ultimi due mesi. Le gravi intimidazioni subite da Verdelli si aggiungono alle recenti minacce al fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, e quelle ai colleghi già colpiti da messaggi intimidatori. A partire dall'allarme bomba del 15 gennaio scorso, tutti i dipendenti della sede romana di Gedi sono esposti al rischio.
Il Cdr di Radio Capital ringrazia le forze dell'ordine che, pur in un momento così critico, indagano per proteggere le singole incolumità e per garantire il diritto dei cittadini ad essere informati. Tutti i 360 giornalisti di Repubblica hanno mandato un messaggio chiaro agli autori delle minacce, "Verdelli non è solo". I colleghi sappiano che neppure loro lo sono.
Il Cdr di Radio Capital

@fnsisocial

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