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Fnsi 28 Lug 2003

Caso “La Padania”: solidarietà alla redazione di Serventi e Andriolo

Caso “La Padania”: solidarietà alla redazione di Serventi e Andriolo

Caso “La Padania”: solidarietà alla redazione di Serventi e Andriolo

Con la vicenda Maroni-Moncalvo ''l'invadenza della politica nei confronti dell'informazione ha assunto aspetti paradossali ''. Commenta così il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi, che però sottolinea: ''Più che a Moncalvo esprimo la mia solidarietà ai colleghi della Padania''. E si augura che l'atteggiamento del guardasigilli ''non innesti uno spirito di emulazione in altre realtà del mondo del giornalismo''. Gigi Moncalvo, premette Serventi Longhi, ''non è uno dei giornalisti che apprezzo di più, tra l'altro è un collega che ha manifestato apertamente la sua avversione all'organismo di rappresentanza sindacale dei giornalisti. Però non si può negare che in questa vicenda l'invadenza della politica nei confronti dell'informazione, tanto per usare un eufemismo, abbia assunto aspetti paradossali''. Personalmente, continua il segretario del sindacato dei giornalisti, ''ho scarsa memoria di ministri che minacciano pubblicamente le dimissioni se non viene cacciato il direttore del giornale del partito di riferimento. La Lega però ci ha abituati allo stravolgimento delle regole scritte e non scritte, dei comportamenti rispettosi del lavoro e della dignità delle persone. Insomma: più che a Moncalvo esprimo la solidarietà ai colleghi della Padania, giornalisti che svolgono il mestiere in condizione di oggettiva difficoltà e che riescono a fare un buon giornale radicato nell'area politica leghista''. Infine un auspicio: ''Spero che questo atteggiamento di Maroni - conclude il segretario Fnsi - non innesti uno spirito di emulazione in altre realtà del mondo del giornalismo politico, dove sembra che l'autonomia dei direttori e delle redazioni sia messa troppo spesso in discussione''.(ANSA) La più ampia solidarietà ai redattori di “la PADANIA” e al suo CDR è stata espressa dal Presidente della ALG. “Il CDR e i redattori di “la PADANIA””- ha detto - “stanno difendendo la loro professionalità dagli sgradevoli e torbidi interventi della direzione”. Chiara e ferma questa solidarietà come gia è avvenuto quando il Presidente della ALG, per rispondere agli attacchi antisindacali e di mobing cui da oltre un anno i membri del CDR e della redazione sono perseguiti, ha fatto ricorso persino alla Magistratura con un articolo 28. “Stupisce”- ha sottolineato il Presidente della ALG – “l’intervento del segretario generale della FNSI che non difende i giornalisti di “la PADANIA” ma si sguinzaglia in farneticazioni politiche. Effetti della canicola o dimenticanza delle regole sindacali? L’Associazione Lombarda dei Giornalisti comunica: Il giudice del lavoro di Milano dott. Punzo ha riconosciuto, su richiesta dell’ALG (assistita dagli avvocati Anna Grazia Sommaruga e Luca Boneschi) l’antisindacalità di alcuni provvedimenti adottati dal direttore della Padania Luigi Moncalvo nei confronti della sua redazione e del Cdr della testata. Il giudice ha quindi annullato alcuni ordini di servizio, che erano stati emanati in violazione delle garanzie previste dal CNLG, e perciò ha ripristinato la situazione precedente. A carico dell’Editoriale Nord il giudice ha ordinato la pubblicazione entro tre giorni sul quotidiano La Padania delle sette pagine della sentenza di condanna. La decisione del giudice conclude una vertenza giudiziaria avviata oltre due mesi fa dall’Alg dopo aver esperito tutti i tentativi di conciliazione possibili. Nel mese di maggio – è bene ricordare – l’ALG aveva già vinto una causa ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori contro la Rai. Il riscontro positivo delle sentenze è la miglior conferma all’azione che l’Associazione svolge, senza se e senza ma, per il consolidamento del ruolo del Sindacato e a tutela di tutti i colleghi, in qualsiasi realtà operino.

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