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Unione Europea 27 Dic 2011

Con la scusa di fiancheggiare il terrorismo il governo etiope mette il silenziatore alla stampa internazionale

Un tribunale etiope ha condannato due reporter svedesi a 11 anni di prigione per aver fiancheggiato terroristi ed essere entrati nel Paese illegalmente. I due erano stati arrestati lo scorso mese di luglio insieme a uomini di un gruppo indipendentista etiope, il Fronte di Liberazione Nazionale di Ogaden (Flno). Ma secondo le organizzazioni a tutela dei diritti civili, in nome della lotta al terrorismo il governo di Addis Abeba mette il silenziatore alla dissidenza e alle voci critiche. Martin Schibbye e Johan Persson, collaboratori dell'agenzia grafica svedese Kontinent, erano stati arrestati nel corso di uno scontro tra le forze etiopi e l'Flno, un gruppo etiope di etnia somala che lotta per la secessione di questa regione.

Un tribunale etiope ha condannato due reporter svedesi a 11 anni di prigione per aver fiancheggiato terroristi ed essere entrati nel Paese illegalmente. I due erano stati arrestati lo scorso mese di luglio insieme a uomini di un gruppo indipendentista etiope, il Fronte di Liberazione Nazionale di Ogaden (Flno). Ma secondo le organizzazioni a tutela dei diritti civili, in nome della lotta al terrorismo il governo di Addis Abeba mette il silenziatore alla dissidenza e alle voci critiche. Martin Schibbye e Johan Persson, collaboratori dell'agenzia grafica svedese Kontinent, erano stati arrestati nel corso di uno scontro tra le forze etiopi e l'Flno, un gruppo etiope di etnia somala che lotta per la secessione di questa regione.

ETIOPIA: "FIANCHEGGIARONO TERRORISTI", 11 ANNI A REPORTER SVEDESI =

Entrambi provenivano da un turbolento territorio limitrofo, il Puntland. Il caso dei due reporter svedesi ha messo in moto una campagna internazionale a favore della liberta' di stampa in Etiopia, in cui giornalisti, scrittori e attivisti dei diritti umani hanno chiesto la scarcerazione di tutti gli arrestati, compreso il reporter e blogger etiope Eskinder Nega. Eskinder, in prigione dal 14 settembre, rischia la pena di morte per aver pubblicato un articolo in cui criticava l'utilizzo della legge anti-terrorismo per mettere il silenziatore alla dissidenza. (AGI/REUTERS) 27 dicembre 2011

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