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Internazionale 13 Mar 2006

Editoria, Usa: Washington Post in crisi taglia 80 giornalisti

(Astro9colonne) - Washington, 13 mar - In seguito al perdurare dello stato di crisi dell’editoria americana, con gli introiti pubblicitari e la diffusione dei quotidiani in netto calo, il Washington Post sta programmando un taglio di 80 giornalisti, che corrispondono a circa il 9 per cento dell’intera redazione.

(Astro9colonne) - Washington, 13 mar - In seguito al perdurare dello stato di crisi dell’editoria americana, con gli introiti pubblicitari e la diffusione dei quotidiani in netto calo, il Washington Post sta programmando un taglio di 80 giornalisti, che corrispondono a circa il 9 per cento dell’intera redazione.

L’editore del Post, Boisfeuillet Jones Jr., ha comunque specificato che i tagli saranno effettuati mediante mobilità e riposizionamenti, non con licenziamenti. Allo stesso tempo, il giornale chiederà alla redazione di produrre più contenuti per le produzioni collaterali del Post, come il sito internet, il blog, la chat online, apparizioni televisive e la nuova stazione radio che inizierà le trasmissioni alla fine del mese. La crescente domanda di contenuti multimediali preoccupa da tempo molti giornalisti, secondo i quali il lavoro sugli “extra” andrà a incidere negativamente sulla produzione ordinaria del quotidiano. Ma intanto la direzione sta anche pianificando la chiusura di alcune sue redazioni estere: “D’ora in poi saremo costretti – ha spiegato il direttore esecutivo del Washington Post, Leonard Downie Jr. – a chiedere ai nostri corrispondenti di coprire argomenti ad ampio raggio, come per esempio il terrorismo in Medio Oriente, piuttosto che ricevere articoli specifici da ogni singolo Paese”.

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