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Unione Europea 04 Feb 2011

Egitto, Reporter senza Frontiere: “Almeno 60 i giornalisti aggrediti”

Sono almeno sessanta i giornalisti aggrediti dall'inizio delle proteste in Egitto, e quasi altrettanti, come minimo 57, coloro che sono stati fermati o arrestati mentre stavano svolgendo il loro lavor è la denuncia di 'Reporter senza Frontiere', secondo cui si tratta soltanto di "un primo bilancio, ben lungi dall'essere definitivo e nemmeno completo, dal momento che l'elenco di simili episodi cresce costantemente, ed è difficile offrire un panorama preciso e univoco della situazione".

Sono almeno sessanta i giornalisti aggrediti dall'inizio delle proteste in Egitto, e quasi altrettanti, come minimo 57, coloro che sono stati fermati o arrestati mentre stavano svolgendo il loro lavor è la denuncia di 'Reporter senza Frontiere', secondo cui si tratta soltanto di "un primo bilancio, ben lungi dall'essere definitivo e nemmeno completo, dal momento che l'elenco di simili episodi cresce costantemente, ed è difficile offrire un panorama preciso e univoco della situazione".

Nondimeno, sottolinea l'organizzazione non governativa, il computo "indica la portata della campagna d'odio intrapresa contro i mass media internazionali", al punto che in ultima analisi "tutti i giornalisti presenti in Egitto sembrano essere stati vittime di incidenti" di un qualche tipo. Si va dalla custodia per poche ore fino alla carcerazione per un giorno, ma soprattutto vi sono casi di operatori dell'informazione dei quali si sono perse le tracce: per esempio di un inviato della televisione pan-araba di Dubai, 'al-Arabiya'. RsF parla senza misure di "autentica caccia alle streghe", manifesta "enorme preoccupazione" per i colleghi al lavoro nel Paese nord-africano, accusa "i vertici del potere egiziano di responsabilità per questa politica di aggressione", e infine si appella "alla comunità internazionale affinché rifletta sull'assunzione di una posizione forte e unanime", dalla quale possano eventualmente scaturire anche "sanzioni". (AGI/EFE)

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