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Giornalisti 14 Mar 2013

Giornalista eroe raffigurato su “La Domenica del Corriere”

L'atto eroico del modenese Garibaldi FRANCESCHI, giornalista del "Corriere di Livorno", immortalato nel disegno a colori di Achille Beltrame pubblicato in 1^ pagina sulla copertina de "La Domenica del Corriere" - Supplemento illustrato del "Corriere della Sera" - Anno XIX n. 38 del 23-30 settembre 1917 - con questa didascalia: “L’aspirante Franceschi si era promesso di piantare, lui primo, un tricolore sulle rovine di Castagnevizza. Condotto impavidamente il suo plotone alla conquista della posizione, benché due volte ferito, tentava di inalberare il segno della vittoria, quando una scarica lo rovesciò, morto sul tricolore.”

L'atto eroico del modenese Garibaldi FRANCESCHI, giornalista del "Corriere di Livorno", immortalato nel disegno a colori di Achille Beltrame pubblicato in 1^ pagina sulla copertina de "La Domenica del Corriere" - Supplemento illustrato del "Corriere della Sera" - Anno XIX n. 38 del 23-30 settembre 1917 - con questa didascalia: “L’aspirante Franceschi si era promesso di piantare, lui primo, un tricolore sulle rovine di Castagnevizza. Condotto impavidamente il suo plotone alla conquista della posizione, benché due volte ferito, tentava di inalberare il segno della vittoria, quando una scarica lo rovesciò, morto sul tricolore.”

Chi era Garibaldi FRANCESCHI - "Corriere di Livorno" - Medaglia d'oro al v. m. alla memoria e medaglia di bronzo al v. m.

Nato l’11 novembre 1897 a Modena. Figlio di Enrico.
Aspirante Ufficiale del 138° Reggimento Fanteria della Brigata Barletta.
Morto il 23 maggio 1917 a Castagnevizza (oggi paese della Slovenia) a seguito delle gravi ferite riportate in combattimento.
Cliccare su: http://www.cadutigrandeguerra.it/Albo_Oro/Archivi/7%5C903.jpg

Insignito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria il 10- 9- 1917.
Motivo del conferimento: “Giovanissimo, pieno di fede e di coraggio, già distintosi alla testa del suo plotone arditi in varie piccole operazioni rischiose ed audaci, il 23 maggio si slanciò innanzi alla prima ondata, all’assalto di Castagnevizza. Ferito una prima volta, continuò imperterrito giungendo rapidamente all’abitato; ferito una seconda volta, non abbandonò il combattimento. E, mentre giunto presso i ruderi della chiesa, voleva consacrare la conquista del villaggio micidiale col segno del tricolore, cadeva eroicamente, ucciso sul posto da una raffica di mitragliatrice nemica. Castagnevizza, 23 -24 maggio 1917.

Il suo atto eroico venne immortalato nel disegno a colori di Achille Beltrame pubblicato in 1^ pagina sulla copertina de "LA DOMENICA DEL CORRIERE" - Supplemento illustrato del "Corriere della Sera" - Anno XIX n. 38 del 23-30 settembre 1917 – con questa didascalia: “L’aspirante Franceschi si era promesso di piantare, lui primo, un tricolore sulle rovine di Castagnevizza. Condotto impavidamente il suo plotone alla conquista della posizione, benché due volte ferito, tentava di inalberare il segno della vittoria, quando una scarica lo rovesciò, morto sul tricolore.”

Cliccare sul sito: http://www.collezione-online.it/domenica_del_corriere_59_tricolore_di_franceschi.htm 

Il nome di Garibaldi Franceschi compare anche sulla lapide posta circa 90 anni fa dal Corriere di Livorno a circa 3 metri da terra sulla facciata dello stabile di 2 piani in piazza Manin 1 a Livorno dove aveva sede la gloriosa testata toscana da tempo non più in edicola. Vi vengono infatti commemorati i suoi 6 giornalisti morti per la Patria (insigniti con ben 2 Medaglie d’oro, 3 d’argento, 1 di bronzo al valor militare alla memoria e persino 1 Croce inglese), nonché un proto e 2 tipografi del giornale. Sulla lapide, che é visibile anche sulla mappa satellitare del sito http://maps.google.it/maps?hl=it&tab=ll,  é così scritto: "La famiglia del Corriere di Livorno che fra i primi giornali della Patria propugnò l'intervento contro la brutale aggressione dei nemici dell'umanità e che offrì 22 militi all'Esercito combattente volle qui ricordati i suoi Prodi che pugnarono e caddero nel Santo nome d'Italia:
Redattore Garibaldi FRANCESCHI, decorato con medaglia d'oro
Redattore Pietro D'ALFONSO, decorato con medaglia d'argento
Proto Rosolino BARZOTTI
Tipografo Corrado CIONI
Tipografo Corrado BENEDETTI
Redattore Ratcliff CRUDELI
Ten. Federico GRIFEO DI PARTANNA, medaglia d'oro
Ten. Angiolo VERSI, medaglia d'argento
Ten. Ettore CANTAGALLI DEL ROSSO, medaglia d'argento Croce inglese".

La lapide é molto importante perché ha consentito di completare i dati relativi ai giornalisti del Corriere di Livorno morti nella 1^ guerra mondiale ed é di straordinario valore storico-culturale, e non solo per la categoria dei giornalisti. Infatti sulla lapide ritrovata a Roma nel maggio 2011 con i nomi degli 83 (ora diventati 84 con l'inserimento di Giuseppe Leonelli di Assisi, dell'"Agenzia Stefani") giornalisti Eroi della 1^ guerra mondiale mancavano proprio il nome di battesimo, Ettore, del giornalista Cantagalli Del Rosso con l'aggiunta dell'onorificenza della Croce inglese e il doppio cognome “di Partanna” a Federico Grifeo. A sua volta, però la lapide trovata a Roma é altrettanto importante perché vi é anche indicato il nome del giornalista Dino Fornaciari (anch'egli morto nella 1^ Guerra Mondiale) che manca invece su quella di Livorno.

Incredibile é stata la sorte toccata a Garibaldi Franceschi e a Ratcliff Crudeli. Il secondo era nato a Livorno appena 5 giorni dopo Franceschi. Sono morti al fronte a Castagnevizza il 23 maggio 1917, entrambi 19enni, nello stesso luogo e nello stesso giorno a poche ore e a pochi metri di distanza tra loro. Il corpo di Crudeli non fu più trovato.

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