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Internazionale 13 Giu 2006

Guantanamo, appello per il rilascio del cameraman Sami Al-Haj

Reporter Senza Frontiere rinnova la sua condanna per la “detenzione arbitraria” dell’assistente cameraman sudanese Al-Haj della tv Al-Jazeera, che ha completato il suo quarto anno di detenzione presso la prigione militare di Guantanamo, a Cuba.

Reporter Senza Frontiere rinnova la sua condanna per la “detenzione arbitraria” dell’assistente cameraman sudanese Al-Haj della tv Al-Jazeera, che ha completato il suo quarto anno di detenzione presso la prigione militare di Guantanamo, a Cuba.

Arrestato dall’esercito pakistano ai confini afghani nel dicembre 2001, Al-Haj è stato inizialmente detenuto in Afghanistan. Il quarto anniversario del suo trasferimento a Guantanamo, avvenuto il 13 giugno del 2002, si compie proprio mentre si registrano nuove polemiche sul centro di detenzione, dove lo scorso 10 giugno si sono suicidati tre prigionieri arabi. Secondo il legale del cameraman, il britannico Clive A. Stafford-Smith, il prigioniero è stato interrogato circa 130 volte nel corso degli ultimi quattro anni. Durante gli interrogatori – tutti incentrati sui presunti rapporti tra Al Jazeera e Al Qaeda - il cameraman avrebbe ricevuto minacce riguardanti la sua famiglia, e in particolare la sorella. (9Colonne)

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