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Fnsi 02 Nov 2004

Ifj chiede una dimostrazione mentre il giornalismo libero "rischia l'estinzione"

Ifj chiede una dimostrazione mentre il giornalismo libero "rischia l'estinzione"

Ifj chiede una dimostrazione mentre il giornalismo libero "rischia l'estinzione"

La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha condannato l'approccio dittatoriale del governo eritreo verso la libertà di stampa affermando che attualmente il giornalismo libero e indipendente sta rischiando "l'estinzione" nel paese. "La Comunità Internazionale deve intervenire per fermare questa tendenza", ha dichiarato Aidan White, segretario generale di IFJ. "Il giornalismo indipendente è in pericolo in Eritrea ma tutto il mondo deve agire." La preoccupazione di IFJ e di altre associazioni per la libertà di stampa per la crisi nel paese si è intensificata alla fine del mese scorso quando anche l'ultimo corrispondente straniero rimasto in Eritrea è stato espulso. Jonah Fisher, da 18 mesi in Eritrea come corrispondente per la BBC e la Reuters, sostiene di non aver ricevuto nessuna spiegazione da parte delle autorità e che la sua espulsione sia avvenuta al termine di un periodo di "crescenti difficoltà". IFJ sta incoraggiando l'Unione Europea per evidenziare le preoccupazioni sui diritti umani, sulla libertà di espressione e sugli ultimi arresti di 13 giornalisti. Ci sono molti progetti dell'UE che riguardano l'Eritrea finanziati dal Fondo Europeo per lo Sviluppo (EDF), del valore di 156 milioni di euro, per gli anni che vanno dal 2002 al 2007e la parte centrale di questo accordo prevede che il governo eritreo rispetti i diritti umani per ricevere in cambio i finanziamenti. "Approviamo le nuove regole dell'UE sulla necessità di aumentare i diritti umani in Eritrea", ha affermato White. "Ma il tempo passa. Abbiamo bisogno di azioni che giudichino le autorità responsabili per il mancato rispetto degli accordi per questo contributo finanziario." L'intervento di IFJ è ampiamente sostenuto dalla Federazione Svedese dei Giornalisti (SJF) che sta combattendo anche per il rilascio di Dawit Isaac, giornalista e cittadino svedese, che insieme ad altri 12 reporter è stato arrestato, senza essere stato accusato e senza processo, e che è attualmente detenuto dal 2001 quando il governo fece chiudere i quotidiani indipendenti. Nessun accusa è stata ufficialmente attribuita a nessuno degli imputati. "L'Eritrea ha il peggior record in Africa per gli attacchi alla libertà di stampa e ai diritti dei giornalisti", sostiene Arne Konig, vice presidente di SJF. "Oggi è il quarantesimo compleanno di Isaac che è stato incarcerato senza neanche un processo. Dobbiamo ricordare il suo compleanno e fare un ulteriore sforzo per far sì che sia liberato". Fin dalla sua indipendenza dall'Etiopia nel 1991, il presidente eritreo Afwerki ha intenzionalmente rimandato la stesura della costituzione, ritardato le elezioni presidenziali, sospeso i mezzi d'informazione indipendenti e arrestato centinaia di giornalisti e membri della società civile. "L'Eritrea è vittima di una repressione sistematica e della censura verso tutti i media indipendenti", ha concluso White. "Non ci sono case editrici private, la stampa straniera è stata espulsa dal paese, i giornalisti locali sono perseguitati, arrestati senza processo e subiscono intimidazioni intollerabili. Questa situazione ignobile non può più essere ignorata." (traduzione di Paola Melani per Informazione Senza Frontiere) sito web: www.italian.it/isf

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