CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Internazionale 26 Set 2006

Ifj: “Sostegno alla Fnsi per gli scioperi di settembre-ottobre 2006"

La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) ha oggi espresso solidarietà alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), che ha annunciato una serie di scioperi nelle prossime settimane a seguito dei continui rifiuti da parte degli editori di sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico.

La Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) ha oggi espresso solidarietà alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), che ha annunciato una serie di scioperi nelle prossime settimane a seguito dei continui rifiuti da parte degli editori di sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico.

“La posizione degli editori è incomprensibile e brutale” ha detto il Segretario Generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi. “Non tiene in nessun conto, prosegue la nota, delle reiterate disponibilità del Sindacato a discutere la piattaforma senza condizioni e pregiudiziali”. Il Sindacato sta cercando di aprire il negoziato da oltre un anno, il contratto dei giornalisti è infatti scaduto da marzo 2005. In un tentativo di riaprire il tavolo il Ministro del Lavoro Italiano, Cesare Damiano, ha svolto colloqui separati con le parti, ma gli editori per l’ennesima volta hanno espresso il loro rifiuto di incontrare la Fnsi per affrontare argomenti quali la condizione dei freelance, il precariato, la flessibilità. Secondo la Fieg, l’editoria deve affrontare maggiori sfide come le convergenze tecnologiche, la caduta delle entrate commerciali e della diffusione. Gli editori sostengono che “la flessibilità e il contenimento dei salari sono gli elementi essenziali di una nuova strategia del settore”. Sostengono che sono pronti a rispettare gli accordi precedenti ma che le “condizioni per un nuovo contratto collettivo non esistono”. Comunque, la Fnsi ha risposto che “le proposte della piattaforma” avanzate dagli editori comporterebbero una riduzione degli stipendi del 30% e vi sarebbero una serie di proposte peggiorative del precedente contratto collettivo. “Il comportamento degli editori non ha nulla a che vedere con l’evoluzione del settore”, ha detto Aidan White, Segretario Generale della IFJ. “basta osservare che i continui tagli dei costi aziendali danneggeranno il giornalismo, porteranno il declino nella qualità e l’indebolimento delle capacità dei giornali di sopravvivere alle crisi attuali. I sindacati non sono insensibili alle sfide del tempo in cui viviamo, ma comprendono molto bene che non si può ottenere un buon giornalismo senza migliori condizioni di lavoro, Gli editori in Europa che cercano di non avere come riferimento i contratti collettivi prediligendo contratti a termine e il precariato per i giornalisti stanno compiendo seri danni al settore dei media. In Italia, dove esiste un lunga tradizione al dialogo sociale, è vitale che il dialogo tra le parti continui, Noi esprimiamo il più profondo sostegno ai giornalisti per questa battaglia in atto. Gli scioperi programmati per il 29 e il 30 settembre per la carta stampata e l’on line, il 5 e il 6 ottobre per i quotidiani, il 6 e il 7 ottobre per la carta stampata e l’emittenza pubblica e privata e il 24 e il 25 ottobre solo l’emittenza pubblica e privata.

@fnsisocial

Articoli correlati