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Un momento dell'incontro nelle sede dell'Aser a Bologna
Uno scatto dell'incontro promosso dall'Assostampa della Basilicata
Claudio Silvestri e Gerardo Ausiello durante l'incontro a Napoli
Un momento dell’incontro nelle sede dell’Aser a Bologna
Il presidente dell'Odg Fvg, Cristiano Degano, il senatore Francesco Russo e Carlo Muscatello, presidente del sindacato regionale
Un momento dell’incontro a Venezia con i senatori Laura Puppato e Antonio De Poli
Il presidente dell’Assostampa Puglia, Bepi Martellotta, tra i senatori Pietro Liuzzi e Dario Stefàno
La segretaria aggiunta della Fnsi Anna Del Freo, il presindete Alg Paolo Perucchini e il senatore Andrea Mandelli, vicepresidente commissione Bilancio al Senato
Editoria 11 Lug 2016

Il sottosegretario Lotti alla Fnsi: «Tempi brevi per la riforma dell'editoria»

Incontro tra il presidente Giulietti e il segretario generale Lorusso e l'onorevole Luca Lotti, oggi a Palazzo Chigi. Nel corso del confronto, promosso nell'ambito della Giornata di mobilitazione indetta dal sindacato dei giornalisti, il sottosegretario all'editoria ha confermato l'impegno del governo per arrivare alla rapida approvazione del ddl che inizia domani l'iter al Senato e piena disponibilità  ad approfondire il tema dei cronisti minacciati. Iniziative analoghe, organizzate dalle Associazioni regionali di stampa, si sono svolte in numerose regioni d'Italia.

Il presidente e il segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, hanno incontrato oggi l'onorevole Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria. Giulietti e Lorusso sono stati ricevuti a Palazzo Chigi, nell'ambito delle iniziative promosse nella Giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla Fnsi per giungere in tempi brevi all'approvazione del ddl di riforma dell'editoria, di cui domani comincerà al Senato l'esame degli emendamenti, e per riportare all'attenzione delle istituzioni e del Parlamento la cancellazione del carcere per i giornalisti e la tutela dei cronisti minacciati.

Segretario generale e presidente della Fnsi hanno ribadito l'importanza che, nel rispetto dell'autonomia del Parlamento, il ddl di riforma sia approvato in tempi brevi per dare al settore maggiori certezze, creando le premesse per il rilancio del mercato e la ripresa dell'occupazione. Lorusso e Giulietti hanno poi auspicato che il confronto fra governo e parti sociali prosegua anche nella fase successiva di messa a punto dei decreti attuativi della legge delega per far sì che i temi della tutela dell'occupazione e della lotta al precariato siano tradotti in norme vincolanti.

I rappresentanti della Fnsi hanno inoltre chiesto al sottosegretario Lotti di sollecitare la rapida approvazione delle norme abrogative del carcere per i cronisti, così come richiesto dagli organismi internazionali, e di perfezionare misure di contenimento e di contrasto del fenomeno delle querele temerarie.

Il sottosegretario Lotti, dal canto suo, ha confermato l'impegno del governo per arrivare alla rapida approvazione del ddl di riforma dell'editoria, annunciando piena disponibilità al successivo confronto sui regolamenti e l'impegno a favorire il definitivo via libera ai provvedimenti di tutela dei cronisti minacciati.

Nell'ambito della mobilitazione per la rapida approvazione della riforma dell'editoria, domani il segretario Lorusso e il presidente Giulietti saranno ricevuti dal presidente del Senato Pietro Grasso. Sempre nell’ambito della Giornata nazionale di mobilitazione promossa dalla Fnsi, sono state numerose, oggi, le iniziative organizzate sui territori dalle Associazioni regionali di stampa.

LE INIZIATIVE NELLE REGIONI

Alg: dalla legge di riforma dell’Editoria il rilancio per settore e occupazione
Il senatore Andrea Mandelli, vicepresidente della commissione Bilancio al Senato, ha dato la sua disponibilità a sostenere la riforma della legge sull’editoria, che nei prossimi giorni approderà all’esame di palazzo Madama. È quanto emerso dall’incontro con i parlamentari lombardi, organizzato dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa, per sollecitare le istituzioni ad accelerare l’iter della riforma. Erano presenti, oltre al presidente dell’Alg, Paolo Perucchini e al segretario generale aggiunto Fnsi, Anna Del Freo, numerosi rappresentanti del direttivo dell’Associazione, dell’Ordine dei Giornalisti di Milano e dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti.
«Questo è un passaggio importante per il mondo dell’informazione - ha sottolineato il presidente Perucchini -. Le nuove disposizioni sono destinate a regolare un diritto fondamentale dei cittadini, per altro costituzionalmente tutelato. Ma l’importanza è accresciuta dal fatto che dal disegno di legge discenderanno una serie di iniziative legislative funzionali al futuro del settore dell’editoria, dell’occupazione giornalistica, della gestione e regolamentazione della professione».
Tra gli argomenti trattati il pluralismo dell’informazione, lo sviluppo del mondo dell’editoria, il sostegno economico per le aziende del settore, le modifiche della legge 416/81, le iniziative a sostegno della chiusura dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione delle aziende avviati negli scorsi anni. Ma soprattutto si è parlato di iniziative volte alla ripresa del mercato e dell’occupazione. E ancora, di equo compenso e di iniziative di sostegno al giornalismo freelance. In primo piano anche la riforma dell’Ordine e l’adeguata rappresentanza di chi, professionista o pubblicista, svolga effettivamente la professione e da essa ricavi il proprio reddito.
«Non tutti i problemi del nostro settore sono oggetto di questa riforma - ha sottolineato il presidente Alg - al più presto dovranno essere sciolti i nodi ancora esistenti nel sistema: un’adeguata normativa sulle fusioni aziendali evitando le concentrazione del sistema editoriale, il Giurì dell’Informazione, la cancellazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, il contrasto al fenomeno delle querele temerarie e la tutela dei cronisti minacciati».
Secondo il segretario generale aggiunto Fnsi, Anna Del Freo «È importante che i criteri di assegnazione di eventuali aiuti siano legati al rispetto della normativa contrattuale da parte di chi li riceve e al mantenimento dell’occupazione giornalistica».

Stampa Romana: l’appello ai senatori eletti nel Lazio su Ddl riforma editoria
Roma, 11 luglio 2016 - Vi accingete ad esaminare e votare una legge destinata ad affrontare, auspicabilmente a risolvere, molti degli aspetti della crisi epocale che investe il sistema dell’informazione, non solo nel nostro paese. A Roma e nel Lazio questa crisi, che è crisi di tecnologia, di occupazione, di investimenti, di regole, è avvertita in modo particolare.
Solo nel Lazio, infatti, coesistono tutti i settori del sistema e le loro difficoltà. Quelle della grande stampa quotidiana, con testate storiche arrivate ad un soffio dal fallimento. Quello della stampa di partito e politica, falcidiata dalla crisi del rapporto di fiducia con i lettori elettori e dalla chiusura, resa purtroppo per tanti versi moralmente indispensabile, delle fonti di finanziamento pubblico che la garantivano. Quello dell’emittenza privata nazionale e locale sia televisiva che radiofonica, con le sfide dei nuovi media da affrontare. Quello della televisione e della radio pubblica, in una fase delicatissima di riscrittura della governance e delle regole commerciali e di finanziamento. Quello delle agenzie di stampa, cardine del sistema, alla vigilia di una riorganizzazione dolorosa per i livelli occupazionali. Quello del settore, amplissimo per la presenza della Capitale delle strutture politiche e amministrative dello Stato, degli uffici stampa in cui si fatica, incredibilmente, a far applicare le leggi dello stato medesimo.
Sono difficoltà spesso al limite dell’irrisolvibile che non riguardano solo i lavoratori del settore, ma anche la parte più dinamica e innovativa degli editori. Che riguardano la possibilità di esercitare il diritto/dovere di informare, messo già a rischio dalle intimidazioni, dall’uso spesso strumentale delle querele per diffamazione, dalle iniziative, più volte tentate e finora per fortuna respinte, di limitare i diritti di cronaca in materia di indagini giudiziarie. Che riguardano lo stesso ordinamento ordinistico della nostra professione, inchiodato ad una legge vecchia di oltre mezzo secolo. E che riguardano, direttamente, la vita democratica della vostra regione, anch’essa alle prese con il varo di una legge complessiva sulla informazione, e del Paese tutto. Senza risorse e regole nuove, senza un grande investimento collettivo sul futuro, l’informazione intesa come attività economica ma soprattutto come strumento di coscienza e conoscenza politica è a rischio sopravvivenza. Non vorremmo dover sperimentare la verità contenuta in una frase vecchia quasi due secoli di un Presidente degli Stati Uniti d’America. “Un governo del popolo, senza un’informazione del popolo o senza i mezzi per acquisirla, è il prologo ad una farsa oppure ad una tragedia. Forse a tutte e due”.
Per ribadire tutto questo chiederemo, insieme all´Ordine dei giornalisti del Lazio, nelle prossime ore un incontro con il relatore della legge, senatore Roberto Cociancich e con la presidente della Commissione parlamentare, senatrice Anna Finocchiaro.

Legge Editoria: un appello dell’Assostampa ai senatori pugliesi
Impegno a portare in votazione quanto prima il ddl 2271 (riforma dell’editoria) e a sfoltire gli emendamenti che rischiano di ripristinare lo statu quo nella revisione degli assetti dell’Ordine dei giornalisti. È questo, in sintesi, l’appello che oggi l’Associazione della Stampa di Puglia ha lanciato ai senatori pugliesi invitati al confronto pubblico dedicato alla legge che istituisce il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, in discussione al Senato. Al confronto hanno partecipato i senatori Dario Stefàno (Misto) e Pietro Liuzzi (Cor), assenti per altri impegnati istituzionali i senatori Buccarella (M5S), Boccardi (FI),  Tomaselli (Pd) e Cassano (Ap).
Pur dinanzi al rinvio della discussione nell’Aula di Palazzo Madama, inizialmente calendarizzata per domani, il senatore Stefàno si è detto certo che entro la fine del mese  il ddl approderà alla lettura finale e si è dichiarato pronto ad accogliere le proposte che il sindacato dei giornalisti pugliesi ha lanciato, ma anche a monitorare le altre norme ancora in discussione presso le commissioni, a cominciare da quella sulle intercettazioni. Uguali rassicurazioni sono arrivate dal senatore Liuzzi, secondo il quale la nuova norma sull’editoria rappresenta il primo, autentico segnale di intervento straordinario nei confronti di un comparto sinora snobbato rispetto ad altri settori.
Sulla garanzie al pluralismo dell’informazione e all’occupazione stabile nei mass media si è incentrata la maggior parte degli interventi da parte dei giornalisti. In particolare, è stata ricordata la necessità di spingere anche le istituzioni locali – Regione Puglia in testa – all’approvazione della proposta di legge di sostegno all’editoria pugliese, ferma dal 2013.
Il presidente dell’Assostampa, Bepi Martellotta,  ha consegnato ai senatori le proposte elaborate dal sindacato pugliese, che puntano a valorizzare gli emendamenti alla riforma nazionale riguardanti il Registro degli editori, l’obbligo di registrazione per i siti on line, gli incentivi per gli investimenti pubblicitari sull’emittenza  e i giornali locali  e l’istituzione dei Giurì per la correttezza dell’informazione.
È stato altresì chiesto ai senatori di ritirare, invece, gli emendamenti che rischiano di far saltare il riordino delle competenze e la riduzione degli organismi pletorici che oggi governano l’Ordine professionale, spingendo per una revisione che  – al di là dei numeri – privilegi l’ingresso negli enti della categoria di chi svolge realmente la professione giornalistica e non di chi, pur svolgendo tutt’altro lavoro e versando presso altri enti i relativi contributi previdenziali, li governa.

Ddl editoria, intesa tra Sindacato giornalisti e senatori campani
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania, nell’ambito della mobilitazione nazionale promossa dalla Fnsi per l’approvazione del ddl sull’editoria, ha incontrato nella sala “Santo Della Volpe” i senatori Rosaria Capacchione (Pd), Peppe De Cristofaro (Si), Sergio Puglia (M5s), Lucio Romano (Aut), Cosimo Sibilia (Fi), Riccardo Villari (Gruppo misto). Hanno dato la loro adesione anche i senatori Luigi Compagna (Cor), Enzo Cuomo (Pd), Enzo D’Anna (Ala), Domenico De Siano (Fi). Nel corso della riunione il Sindacato ha sollecitato la delegazione bipartisan di senatori campani alla rapida approvazione della riforma, attesa da decenni e cruciale per la categoria e per il mondo dell’informazione. Sono state evidenziate alcune criticità presenti nel testo, soprattutto per quanto riguarda il fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. I senatori hanno espresso il loro impegno a recepire le istanze del Sindacato dei giornalisti e ad approvare rapidamente il ddl prima in commissione e poi in aula. Durante il dibattito è stato ricordato anche l’ex presidente della Fnsi Santo Della Volpe, scomparso un anno fa.

L'Assostampa sarda aderisce con convinzione alla mobilitazione
L'Assostampa sarda aderisce con convinzione alla mobilitazione indetta dalla Fnsi per chiedere l’approvazione in tempi rapidi del disegno di legge di riforma dell’editoria che nelle prossime ore approderà in Senato. Pur lontano dalla perfezione, il testo rappresenta un passo avanti importante per dare regole certe e prospettive all'informazione. Le testate giornalistiche oggi più che mai devono essere messe in grado di affrontare la crisi con competenza e competitività: il silenzio ha sempre fatto bene al potere senza controllo, mai alla democrazia.

Giornata nazionale di mobilitazione per il ddl di riforma dell’editoria: a Venezia confronto tra Sindacato e senatori De Poli e Puppato
L'approvazione del ddl di riforma dell'editoria come primo passo indispensabile per rilanciare il settore, travolto dalla crisi e pure dall'inadeguatezza di tanti editori ad affrontare, se non con il taglio del costo del lavoro e con il sistematico sfruttamento del precariato, le sfide di un mercato in profonda trasformazione, a causa dell'avvento del web e del digitale. E, nel contempo, quali presupposti irrinunciabili per la crescita e lo sviluppo di una società democratica e partecipata, un'occasione per riflettere sulla centralità della libertà di stampa, del pluralismo informativo, del diritto dei cittadini a essere correttamente informati, del dovere a una informazione di qualità, della tutela anche delle imprese editoriali a carattere locale.
Questi i due binari su cui, stamane, si è incanalato il confronto nelle sede del Sindacato Giornalisti Veneto a Venezia, fra i senatori e i giornalisti alla vigilia della calendarizzazione in aula a Palazzo Madama per la discussione del progetto di legge.
A raccogliere spunti e suggerimenti da portare all'odg dell'assemblea del Senato sono stati i senatori Laura Puppato (Pd) e Antonio De Poli (Ap) ai quali fra gli altri aspetti è stato fatto presente, in materia di sostegno pubblico in caso di ristrutturazione aziendale, l'importanza di stabilire criteri trasparenti e oggettivi tanto nell'assegnazione a monte, quanto nelle verifiche a valle di un utilizzo dei fondi efficiente e finalizzato agli obiettivi stabiliti, privilegiando chi crea occupazione, promuove innovazione, costruisce percorsi di stabilizzazione e valorizzazione del lavoro oggi impropriamente autonomo.
All'appello lanciato dal Sindacato giornalisti Veneto, sulla scorta della giornata di mobilitazione organizzata dalla Fnsi, hanno risposto con interesse, non potendo essere presenti per altri impegni, i senatori Patrizia Bisinella ed Emanuela Munerato (Fare!), Giovanni Endrizzi (M5S), Bartolomeo Amidei e Marco Marin (Fi), Giorgio Santini e Felice Casson (Pd), Cinzia Bonfrisco (Conservatori e riformisti), Mario Dalla Tor (Ap).

A Trieste l’incontro con il senatore triestino Francesco Russo, componente della commissione Affari costituzionali del Senato
La giornata di mobilitazione voluta dal sindacato dei giornalisti in vista dell'avvio del dibattito al Senato sulla legge di riforma sull'editoria si è svolta anche a Trieste, con un incontro al Circolo della Stampa con il senatore triestino Francesco Russo, componente della Commissione affari costituzionali del Senato, incontro organizzato dall'Assostampa e dall'Ordine del Friuli Venezia Giulia.
Ha aperto l'incontro Carlo Muscatello, presidente del sindacato regionale, ricordando che la legge è un passo necessario, anche se non risolutivo, per sostenere un settore attraversato da una crisi senza precedenti e ormai strutturale. Bisognerà poi parlare anche di fusioni e concentrazioni editoriali, di giurì per l'informazione, di misure per tutelare i cronisti minacciati, di querele temerarie, di fondi per gli ammortizzatori sociali, di tante altre cose. Ma intanto questa legge è necessaria e urgente.
Il presidente dell'Ordine regionale Cristiano Degano ha ricordato che nella legge è contenuta anche la legge di riforma dell'ordine, che rappresenta anche un modo per ridurre costi e membri del Consiglio nazionale e migliorare il funzionamento dell'Ordine Nazionale.
Il senatore Russo ha confermato l'appoggio alla giornata di mobilitazione indetta dal sindacato. "Questo paese - ha detto - ha bisogno di una legge sull'editoria, sia per sostenere il settore, sia per ridare dignità e certezze al lavoro dei giornalisti. La speranza è che questa legge, accanto ad altri provvedimenti, aiuti a sviluppare un sistema che dia libertà di lavoro ai giornalisti e garanzie ai cittadini".
Ancora Russo: «In settimana la situazione dovrebbe sbloccarsi con il parere della commissione bilancio, e consentire il voto la prossima settimana. Sarà probabilmente modificata e ci vorrà un ulteriore passaggio alla Camera che dovrebbe chiudere la partita prima delle vacanze di agosto. Si tratta di un iter che dovrebbe consentire di votare per il rinnovo dell'ordine in autunno. Non ci dovrebbero essere stravolgimenti del testo, e il consenso parlamentare è abbastanza diffuso. Ci sarà anche un ordine del giorno che sottolinea l'importanza di tener presente le minoranze linguistiche».
Muscatello ha poi ricordato l'impegno da parte della Regione Fvg di approvare una legge regionale sull'editoria, attesa ormai da quasi tre anni. È finito il tempo dei contributi a pioggia, e bisogna sostenere con soldi pubblici solo i giornali come il Primorski Dnevnik, che hanno una precisa funzione sociale. Ma c'è la necessità di far fronte anche alle richieste di prepensionamento e agli stati di crisi avviati.
Il senatore Russo concorda con la necessità di valorizzare le testate che lo meritano, come la piccola stampa di qualità. Il paese ha bisogno di una normativa sul settore al passo con i tempi, che tenga conto dei cambiamenti e della necessità di far entrare i giovani nel sistema dell'informazione. Anche Degano auspica l'approvazione di una legge regionale sull'editoria entro l'anno.
Igor Gabrovec, vicepresidente del Consiglio regionale, conferma che l'iter della legge regionale sull'editoria sta continuando, ma sottolinea la necessità di fare in fretta anche per inserire nella prossima finanziaria i fondi necessari. S'impegna a portare il progetto all'attenzione dei capigruppo per calendarizzare la legge.

A Bologna Aser, Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il senatore Sergio Lo Giudice e l'onorevole Giovanni Paglia
L’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna ha aderito alla giornata di mobilitazione nazionale proclamata dalla Fnsi per lunedì 11 luglio organizzando, insieme ai sindacati confederali, un incontro a Bologna con due parlamentari emiliano-romagnoli, il senatore Sergio Lo Giudice (Pd) e l'onorevole Giovanni Paglia (Sel).
Oltre al ddl editoria, al centro dei colloqui anche lo "sblocco" di una proposta di legge regionale attualmente ferma al palo.
Insieme alla presidente Aser Serena Bersani e al vice Giorgio Maria Leone, erano presenti il componente della segreteria Fnsi, Mattia Motta, e il consigliere nazionale, ed ex presidente della Fnsi, Giovanni Rossi ed hanno preso parte ai lavori anche i sindacalisti Gianluca Barletta (Slc-Cgil), Ciro Donnarumma (Cisl) e Giuseppe Rossi (Uil).
«I contributi a pioggia non hanno fatto il bene del settore. Questa proposta di riforma, anche se con tante incognite quante le deleghe al Governo per l'emanazione dei decreti attuativi, rappresenta però un punto di svolta importante e necessario per il mercato del lavoro. Fondamentale - si legge in una nota dell'Aser - l'introduzione, nei requisiti di accesso al fondo, della "corretta applicazione dei contratti di lavoro di categoria" che darebbe corpo e gambe all'Accordo sul lavoro autonomo».
I parlamentari intervenuti si sono impegnati a interloquire con i politici locali e a intervenire per velocizzare l’iter legislativo dei provvedimenti all’esame di Parlamento e Regione.

Ddl su riforma editoria, in Basilicata focus su editoria debole
La perdurante crisi del settore editoriale si riverbera sempre più sul lavoro dei giornalisti che, loro malgrado, vedono compromesso il proprio futuro. Quanto accade in Basilicata, in aziende di dimensioni ridotte, investe ormai anche i grossi e radicati gruppi nazionali. Per tali motivi non è più rinviabile l’approvazione di norme nazionali e regionali di sostegno al settore.
Sono alcuni dei concetti emersi a Potenza, nel corso di un incontro promosso dall’Assostampa Basilicata, con soggetti istituzionali e parlamentari, in occasione della giornata di mobilitazione promossa dalla Fnsi, per chiedere l'approvazione, in tempi rapidi, del disegno di legge di riforma dell'editoria.
Il presidente dell’associazione lucana della Stampa, Umberto Avallone, ha spiegato che «il ddl approvato dalla Camera deve essere migliorato negli aspetti più prettamente legati alla regolamentazione del sostegno pubblico. Ciò al fine di consentire sia la chiusura dei processi di ristrutturazione delle aziende, sia la loro ripresa».
Per il vicepresidente di Assostampa Basilicata, Giuseppe Fiorellini «il ddl in esame dovrà scongiurare, nell’attuazione dei processi di digitalizzazione, il rischio di indebolimento del ruolo giornalistico. In questa direzione va anche l’impegno dell’Assostampa Basilicata per l’approvazione di una legge regionale che fornisca, all’editoria locale, strumenti complementari di rafforzamento del settore».
«I giornalisti hanno subito pesanti ripercussioni – ha detto il presidente dell’Ordine regionale, Mimmo Sammartino. Una precarietà sempre più diffusa e giornali senza giornalisti indebolirebbero, ogni giorno di più, il diritto dei cittadini a essere correttamente informati». Sulla necessità di compensi adeguati e certificati si è soffermato invece uno dei componenti dell’esecutivo nazionale dell’Odg, Oreste Lo Pomo.
All’incontro erano presenti i parlamentari lucani, Roberto Speranza (Pd) e Vincenzo Folino (Si), e i consiglieri regionali Francesco Pietrantuono (Psi) e Giannino Romaniello (gruppo misto). Messaggi di adesione sono giunti dall’onorevole Maria Antezza e dal senatore Salvatore Margiotta entrambi del Pd. L’onorevole Mirella Liuzzi (M5S) ha infine inviato una nota nella quale è riassunta la posizione del Movimento Cinque Stelle che è quella di innalzare la qualità dell'informazione, anche attraverso l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.

Sindacato giornalisti abruzzesi e Argalam hanno incontrato il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli
«Martedì 12 luglio approderà nell’aula del Senato il ddl di riforma dell’editoria. Per sottolineare la necessità di una rapida approvazione del provvedimento, la Fnsi ha promosso per oggi, alla vigilia del dibattito, una giornata nazionale di mobilitazione, che è anche di attenzione territoriale, per chiedere non solo l’approvazione rapida della proposta di legge, ma anche la calendarizzazione dei provvedimenti sulla cancellazione del reato di diffamazione e sulle querele temerarie. A questo scopo abbiamo sottoposto la posizione FNSI all’attenzione della dott.ssa Federica Chiavaroli, Senatrice, Sottosegretario alla Giustizia ed unico rappresentante abruzzese del Governo». Così Adam Hanzelewicz, Tesoriere SGA (Sindacato Giornalisti Abruzzesi) e Donato Fioriti, Vice Segretario SGA e Presidente per Lazio Abruzzo Molise di Argalam, gruppo di specializzazione Unaga – FNSI.
«Riteniamo – affermano Hanzelewicz e Fioriti – che l’approvazione della proposta di legge in discussione al Senato sia fondamentale per il nostro settore e ci auguriamo ciò avvenga in tempi brevi, in quanto non più procrastinabile. Ricordiamo le promesse, “ad horas”, non mantenute dalla regione Abruzzo in termini di sostegno all’editoria, come anche chiediamo al Governo una regolamentazione effettiva della materia, affinché si consenta alle aziende editoriali che hanno avviato una ristrutturazione aziendale, di poter progettare il futuro ed agganciare una possibile ripresa del mercato».
«Approvata la legge – proseguono Hanzelevicz e Fioriti – l’iter prevedrà i decreti attuativi: ci auguriamo siano precisi e con certezze di percorso. Ricordiamo la situazione ancora sub iudice del possibile fallimento de il Tempo, con i tanti posti di lavoro abruzzesi saltati forse irrimediabilmente. Per quanto rappresentato ci si affida al rappresentante abruzzese nel Governo, Sottosegretario Federica Chiavaroli, affinché possa vigilare su modi e tempi di approvazione del ddl, come anche sulla difficile vertenza de Il Tempo».
«Nel recepire le giuste istanze del mondo giornalistico, che già conoscevo a livello nazionale, assicuro al Sindacato dei giornalisti abruzzesi e ad Argalam la mia attenzione ed azione pe contribuire ad una rapida approvazione del Ddl di riforma della categoria. Una categoria con mille difficoltà, come abbiamo potuto notare e notiamo anche in Abruzzo, in modo particolare con la durissima situazione de Il Tempo. Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per sensibilizzare Governo ed editore per le rispettive questioni», è stata la risposta della senatrice Federica Chiavaroli.

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