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Internazionale 05 Giu 2005

La Federazione Internazionale dei Giornalisti sostiene lo sciopero dei giornalisti della Rai: "Sono fondate le preoccupazioni per il futuro dell'azienda"

La Federazione Internazionale dei Giornalisti sostiene lo sciopero dei giornalisti della Rai proclamato dall’Usigrai per chiedere rapidamente un governo credibile del servizio pubblico radiotelevisivo.

La Federazione Internazionale dei Giornalisti sostiene lo sciopero dei giornalisti della Rai proclamato dall’Usigrai per chiedere rapidamente un governo credibile del servizio pubblico radiotelevisivo.

“La Federazione Internazionale dei Giornalisti sostiene lo sciopero dei giornalisti della Rai proclamato dall’Usigrai per chiedere rapidamente un governo credibile del servizio pubblico radiotelevisivo. Il Comitato Esecutivo della IFJ, riunito oggi a Roma, ritiene fondate le preoccupazioni della propria organizzazione italiana, Fnsi, e del Sindacato Usigrai per il futuro dell’azienda in un quadro legislativo che ne accentua il controllo politico e di Governo. Preoccupano inoltre i processi di privatizzazione della Rai previsti dalla legge Gasparri. "La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) è preoccupata per le continue manovre politiche sulla RAI" ha detto Aidan White, Segretario Generale della IFJ. "Il servizio pubblico radiotelevisivo deve essere indipendente e deve produrre programmi di qualità. Invece, le interferenze politiche e la privatizzazione potrebbero portare una maggiore pressione sui giornalisti". Durante una conferenza sul servizio pubblico radiotelevisivo organizzata ieri dalla FNSI e dalla IFJ in Campidoglio, i rappresentanti della Gran Bretagna e della Spagna sono intervenuti nel dibattito raccontando gli ultimi sviluppi nei loro Paesi. La BBC, considerata un modello da seguire in tutta Europa, sta attraversando una profonda crisi con la minaccia di tagli occupazionali di circa 4000 posti di lavoro. In Spagna, il governo ha istituito un Comitato per riformare l’intero sistema del servizio pubblico per garantire una maggiore indipendenza. "Esempi in Europa dimostrano che solo la condivisione delle responsabilità tra il Governo, il management e i giornalisti può assicurare buone condizioni per i valori di servizio pubblico nei media, e migliori condizioni di lavoro" ha detto Aidan White. "I giornalisti della Rai chiedono giustamente di difendere questi principi. Speriamo che il nuovo cda della Rai garantisca l’indipendenza dei suoi giornalisti".

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