Sono stati liberati nella notte a Tripoli i tre giornalisti occidentali - due reporter dell'agenzia France Presse e un fotografo della Getty Images - arrestati il 19 marzo dalle forze libiche presso Ajdabiya, nell'est della Libia. Lo ha constatato un giornalista della stessa France Presse. I tre giornalisti - Dave Clark e Roberto Schmidt, della Afp, e Joe Raedler, fotografo dell'agenzia Getty Images - sono giunti questa notte all'Hotel Rixos, l'albergo nel centro della capitale libica che ospita i giornalisti internazionali, dove sono stati accolti dai loro colleghi.
Il loro rilascio era stato annunciato come imminente poche ore prima da un portavoce del regime libico, Moussa Ibrahim, che aveva riferito come fosse stato direttamente il colonnello Gheddafi a chiedere che i tre fossero liberati.
''Essi possono ricongiungersi ai loro familiari, se lo desiderano, o rimanere e lavorare legalmente a Tripoli, se lo vogliono'', aveva aggiunto il portavoce.
Dave Clark è di nazionalità britannica, Roberto Schmidt ha il doppio passaporto tedesco e colombiano mentre Joe Raedler e' un cittadino americano.(ANSA-AFP)
LIBIA: TRE GIORNALISTI OCCIDENTALI ARRESTATI DA LIBICI
Tobruk, 22 marzo - Tre giornalisti occidentali sono stati arrestati dalle forze armate libiche. Lo ha reso noto il loro autista. Si tratta di due reporter dell'agenzia France Presse e un fotografo della Getty Images, fermati il 19 marzo nella zona di Tobruk. I giornalisti dell'Afp sono il britannico Dave Clark, 38 anni, e il tedesco-colombiano Roberto Schmidt, 45; il fotografo della Getty Images l'americano Joe Raedle, 45. Di loro non avevano più notizie da venerdì.
L'autista libico che ha dato la notizia, Mohammed Hamed, rientrato domenica a Tobruk, nella sua testimonianza ha detto di aver preso i tre giornalisti a bordo della suo auto la mattina del 19 marzo a Tobruk, di averli accompagnati lungo la strada che conduce ad Ajdabiya. Qualche decina di chilometri prima di entrare in quest'ultima, ha raccontato l'autista, hanno incrociata una colonna di mezzi militari libici, jeep e veicoli blindati trasporto truppe, hanno cercato di compiere una inversione a U ma sono stati bloccati dalle armi spianate di quattro militari e costretti a scendere. Dave Clark ha gridato ai militari ''Sahafa!, sahafa!'' (Stampa!, stampa!), ma i tre giornalisti - dice l'autista - sono stati costretti a inginocchiarsi sul bordo della strada con le mani dietro alla nuca. L'auto, insieme ad altri veicoli che sono passati nel frattempo lungo la strada, fra i quali un'ambulanza, sono stati dati alle fiamme dai militari, che hanno poi caricato i tre giornalisti su un mezzo militare verso una destinazione sconosciuta. (ANSA)
LIBIA: RSF, SCOMPARSO DA DOMENICA FOTOGRAFO FRANCESE STÈPHANE LEHR
Non si hanno più notizie da domenica pomeriggio del fotografo freelance francese, Stèphane Lehr,
dell'agenzia Polaris Images, scomparso mentre si trovava nella Libia orientale. È quanto ha riferito con una nota Reporter Senza Frontiere, secondo cui il fotografo si trovava a Bengasi con una troupe televisiva francese.
Jean-Pierre Pappas, direttore della Polaris Images, ha riferito di non avere notizie dal suo collaboratore da due giorni. Secondo un giornalista sul posto, invece, Lehr si sarebbe diretto verso al-Ajabiya, cittadina sulla costa a sud di Bengasi.
Proprio in queste ore, intanto, si è diffusa la notizia che tre giornalisti occidentali sono nelle mani delle forze armate libiche da sabato scorso. Lo ha annunciato l'agenzia francese France Press, spiegando che si tratta di due suoi reporter e di un fotografo di Getty Images. I tre sono stati arrestati nella zona di Tobruk, città nell'estremo est della Libia. (ADNKRONOS/AKI)
LIBIA: USA, POLEMICA CNN-FOX SU GIORNALISTI-SCUDI UMANI
New York, 22 marzo - È polemica aperta negli Stati Uniti tra la Cnn e la Fox per quanto riguarda la copertura dei bombardamenti a Tripoli. Ieri la Fox aveva riportato che alcuni
giornalisti erano stati utilizzati come scudi umani dalle forze pro-Gheddafi, per evitare che venisse bombardato ulteriormente il bunker del rais a Tripoli.
Oggi la Cnn ha smentito quanto riferito dalla Fox. ''Quando vieni in posti come la Libia - ha detto l'inviato a Tripoli Nic Robertson, che ha verificato di persona il bombardamento del bunker di Gheddafi - ti aspetti menzogne e disinformazione dalle forze del dittatore. Ma non te le aspetti dagli altri giornalisti.
La Fox, ma anche la britannica SkyNews, avevano riferito che un attacco aereo contro il bunker di Gheddafi era stato annullato per la presenza nelle vicinanze di alcuni giornalisti, tra cui quello della Cnn.
Il ministro dell'Informazione libico aveva reso noto di aver accompagnato i giornalisti al bunker su loro richiesta. La loro presenza, però, aveva portato tornado britannici a rientrare alla base senza bombardare il compound di Gheddafi. (ANSA)