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Fnsi 19 Mar 2004

P.A.: Legge 150, Verdi e Ds interrogazioni parlamentari sulle dichiarazioni del Presidente dell'Aran. Anche la Confedir chiede l'apertura della trattativa

P.A.: Legge 150, Verdi e Ds interrogazioni parlamentari sulle dichiarazioni del Presidente dell'Aran. Anche la Confedir chiede l'apertura della trattativa

P.A.: Legge 150, Verdi e Ds interrogazioni parlamentari
sulle dichiarazioni del Presidente dell'Aran. Anche la Confedir chiede l'apertura della trattativa

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Sono state presentate in Parlamento le prime due interrogazioni parlamentari sul tema della contrattazione dei giornalisti degli uffici stampa nella pubblica amministrazione. La Fnsi aveva giudicato inaccettabili le dichiarazioni del Presidente dell’Aran, Guido Fantoni, che ha sostenuto l’impossibilità per il sindacato dei giornalisti italiani di partecipare al tavolo della trattativa per la definizione del profilo professionale degli addetti e dei capi ufficio stampa, secondo quanto recita la legge 150/2000. La prima interrogazione è stata depositata a Palazzo Madama dal senatore Natale Ripamonti, capogruppo dei Verdi alla Commissione Lavoro; la seconda alla Camera dal deputato Ds, Giuseppe Giulietti. Entrambe le interrogazioni si rivolgono al Ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, invitandolo ad intervenire su una vicenda che vede da quasi quattro anni migliaia di giornalisti privi del riconoscimento contrattuale e professionale previsto in maniera esplicita dalla legge. Il Sindacato dei giornalisti ringrazia gli esponenti politici che hanno voluto manifestare sensibilità su questa delicata questione e si impegna a farlo per quanti in questi prossimi giorni adotteranno analoghe iniziative. La Fnsi ringrazia, inoltre, la Confedir, la Confederazione dei funzionari e dirigenti dello Stato, che in una recente nota all’Aran del suo Segretario Generale, Roberto Gonfalonieri, chiede, tra l’altro, l’avvio della trattativa secondo quanto previsto dalla legge 150/2000”. RIPAMONTI, LEGGE SU UFFICI STAMPA E' IN STALLO PERCHE' ARAN NON RICONOSCE RAPPRESENTATIVITA' A FNSI? ''La legge 150/2000 sulla comunicazione e informazione, che rende casa di vetro la pubblica amministrazione, è a una fase di stallo'', afferma il capogruppo dei Verdi in Commissione Lavoro, Natale Ripamonti. ''A quattro anni dalla sua approvazione, non solo non si è giunti a un contratto che garantisca il profilo professionale ai giornalisti addetti e ai capi degli uffici stampa, ma l'Aran ha, addirittura, disconosciuto la Fnsi quale soggetto sindacale titolare del pubblico impiego, appellandosi al decreto legislativo 29/93, contenente norme limitative sulla rappresentanza sindacale'', spiega in una dichiarazione il senatore. ''Vorrei sapere - dice tra l'altro in un'interrogazione rivolta al Ministro della Funzione Pubblica, Mazzella e al Ministro delle Comunicazioni, Gasparri - se è mai possibile che la Fnsi non possa essere accolta al tavolo della trattativa Aran nonostante che al sindacato giornalisti ci si riferisca in maniera diretta con il comma 5 dell'art. 9 della suddetta legge 250/2000. Tra l'altro, esiste fin dal 1947 un patto d'azione con le attuali Confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl che attualmente siedono nel consiglio nazionale della Fnsi e che assieme al Sindacato dei giornalisti nel gennaio 1959 hanno sottoscritto il contratto nazionale di lavoro giornalistico esteso erga omnes con Dpr 153/196. Infine, nel 1992 - conclude Ripamonti - è stato tipulato, da queste Confederazioni con la Fnsi, un protocollo d'intesa che riconosce, nei fatti, la titolarità della rappresentanza sindacale della Fnsi per gli uffici stampa''. (ANSA) GIULIETTI, PERCHE' FNSI FUORI DA TAVOLO UFFICI STAMPA? L'esponente Ds Giuseppe Giulietti è ''d'accordo con le preoccupazioni della Fnsi relativamente alle dichiarazioni del presidente dell'Aran, Guido Fantoni, circa l'inammissibilità del sindacato dei giornalisti al tavolo della trattativa per il contratto dei giornalisti degli uffici stampa pubblici''. ''Per questo motivo - spiega Giulietti in una nota - ho presentato una interrogazione al ministro della Funzione pubblica, Luigi Mazzella per chiedere chiarimenti e una rapida soluzione di questa incredibile vicenda che vede migliaia di giornalisti privi da quattro anni di un riconoscimento professionale previsto, invece, dalla legge 150-2000''. (ANSA) DIRIGENTI ANCORA SENZA CONTRATTO. Non piace alla CONFEDIR la proposta che l’ARAN ha presentato nella riunione di ieri sull’ipotesi di composizione delle aree contrattuali della dirigenza pubblica. L’accordo è propedeutico all’apertura della tornata contrattuale 2002-2005 di tutta la dirigenza pubblica e serve per definire come saranno raggruppati i dirigenti nei prossimi contratti. L’annunciata scomposizione dell’attuale Area I (dirigenti di Stato, Parastato, Aziende, Università e Ricerca) è necessaria perché le diverse specificità, nel precedente contratto, sono state soffocate. Tuttavia, dovrebbe essere evitata una eccessiva frammentazione dei contratti. “E’ necessario realizzare delle linee guida o un contratto cornice per tutti i dirigenti pubblici” ha sostenuto nella riunione all’ARAN, il Segretario Generale Roberto Confalonieri, “consolidando gli aspetti giuridici ed economici fondamentali e rendendo molto più semplice la realizzazione dei singoli contratti d’Area che potranno prendere in considerazione le diverse specificità.” “E’ indispensabile, inoltre, riservare un’area contrattuale ai dirigenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, unica vera specificità nella dirigenza pubblica, che sono numericamente equivalenti ai colleghi della Presidenza del Consiglio per i quali l’ARAN propone un’area contrattuale autonoma.” Infine, Confalonieri ha chiesto di individuare, nell’Accordo Quadro sulle aree contrattuali, la speciale area di contrattazione relativa ai dirigenti operanti presso gli Uffici Stampa delle pubbliche amministrazioni, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 150/2000.

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