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Gruppi di Specializzazione 30 Giu 2015

Palermo, Tullio Del Sette, generale dei carabinieri, in visita al Giardino della Memoria ospite dell'Unci

Il comandante dell'Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, invitato dall'Unione cronisti, questa mattina è stato in visita a Palermo al Giardino della Memoria e, per l'occasione, è stato piantato un albero dedicato al capitano Emanuele Basile, ucciso dalla mafia nel 1980. Il generale Del Sette è stato accolto dal vice-presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales, e dal presidente  della sezione distrettuale di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati, il giudice Matteo Frasca.

Il comandante dell'Arma dei carabinieri, generale Tullio Del Sette, invitato dall'Unione cronisti, questa mattina è stato in visita a Palermo al Giardino della Memoria e, per l'occasione, è stato piantato un albero dedicato al capitano Emanuele Basile, ucciso dalla mafia nel 1980. Il generale Del Sette è stato accolto dal vice-presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales, e dal presidente  della sezione distrettuale di Palermo dell'Associazione nazionale magistrati, il giudice Matteo Frasca.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il comandante interregionale Sicilia-Calabria "Culqualber", generale Riccardo Amato, il comandante regionale dell'Arma, generale Giuseppe Governale, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente della Corte d'Appello, Gioacchino Natoli, il giudice Leonardo Guarnotta, il procuratore aggiunto di Palermo, Claudio Corselli,  il comandante dell'Esercito per la Sicilia, generale Corrado Dalzini, il questore Guido Longo, il capocentro della Dia di Palermo, colonnello Riccardo Sciuto, e il vice-presidente dell'Unci Sicilia, Antonella Romano.
Il capitano Emanuele Basile comandava la compagnia carabinieri di Monreale e si era reso protagonista di brillanti indagini sul fronte della lotta alle "famiglie" mafiose Jatine e Monrealesi. Nella notte del 4 maggio 1980, a conclusione dei festeggiamenti del Ss. Crocifisso,  a Monreale, l'ufficiale fu ucciso a colpi di pistola mentre faceva rientro in caserma dopo avere partecipato ad una cerimonia in municipio. La figlioletta Barbara e la moglie Silvana sono miracolosamente scampate alla pioggia di proiettili. Per l'omicidio sono stati sottoposti a vari procedimenti penali i palermitani Giuseppe Madonia, Armando Bonanno e Vincenzo Puccio, esponenti di spicco delle cosche mafiose di  Palermo-San Lorenzo, Resuttana e Ciaculli.
“Il capitano Basile - ha detto il generale Del Sette - è stato un eroico ufficiale che ha servito il Paese con coraggio, scrupolo, professionalità e onore. Il Giardino di Palermo, gestito da magistrati e cronisti, rappresenta un luogo di cui si deve andare orgogliosi. Qui si sta facendo un lavoro importante per non disperdere la memoria. E bene fanno i promotori ad invitare le scolaresche. I giovani rappresentano il futuro della nostra società e ricordare le vittime della mafia costituisce senza dubbio un'ottima lezione di vita”.
Durante la cerimonia Leone Zingales ha letto un messaggio inviato dalla famiglia Basile: “Ringraziamo di vero cuore il Comandante Generale e tutta la grande famiglia dell'Arma Benemerita - hanno scritto i Basile - sempre attenta e pronta a onorare la memoria dei Suoi figli migliori”.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “l'albero dedicato al capitano Basile, rappresenta l'ennesima tappa di un percorso che ci vede impegnati da anni sul tema della memoria. E questo Giardino rappresenta la prova di una terra che vuole ricordare le vittime, i suoi uomini migliori, per guardare al futuro. Un futuro senza mafia”.
Il giudice Matteo Frasca ha ricordato l'impegno del “capitano Basile in un periodo in cui non era facile condurre indagini per scardinare Cosa nostra. Il comandante della compagnia di Monreale - ha detto Frasca - aveva un fiuto eccezionale e la sua capacità professionale andava oltre i tradizionali metodi investigativi. È stato ucciso anche per questa sua capacità di incunearsi nelle file delle cosche”.
Il vice-presidente nazionale dell'Unione cronisti, Leone Zingales,  dopo avere ringraziato il comandante dell'Arma, Del Sette, per avere accettato l'invito dei cronisti, ha ricordato le molteplici attività dell'Unci sui temi della memoria e della legalità. “Per sconfiggere la mafia - ha detto Zingales - si deve percorrere tutti insieme la stessa strada. Le divisioni e le polemiche non aiutano, anzi contribuiscono ad allontanarci dalla meta finale che è rappresentata dalla sconfitta definitiva di Cosa nostra”.

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