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Un momento della cerimonia di consegna dei premi Bepi Zanfron
Associazioni 21 Ott 2020

Premio Bepi Zanfron, a Giulia Diamanti e Mauro Pigozzo la terza edizione

«Due storie di riscatto, due storie di sfida innanzitutto con se stessi, due storie al femminile. Una declinata attraverso le immagini parlate, l'altra attraverso le parole scritte», spiega Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, promotore della kermesse con Assostampa Belluno.

Due storie di riscatto, due storie di sfida innanzitutto con se stessi, due storie al femminile. Una declinata attraverso le immagini parlate, l'altra attraverso le parole scritte. In entrambe a colpire sono il ritratto in presa diretta delle protagoniste, 'scattato' come avrebbe fatto Bepi Zanfron, cercando di cogliere il volto genuino, il sorriso spontaneo, l'originalità del soggetto.

La terza edizione del premio giornalistico intitolato alla memoria del 'fotografo del Vajont' ha visto imporsi la giornalista di Prato, Giulia Diamanti, nella sezione video, e il giornalista trevigiano di Castelfranco, Mauro Pigozzo, nella sezione carta stampata. Diamanti ha portato alla luce la 'rinascita' di Eleonora Delnevo paralizzata dalla vita in giù per un incidente durante una arrampicata e tornata a scalare con la forza delle braccia e non solo. Pigozzo ha raccontato la tenacia della ingegnera veneziana Silvia Rampazzo, runner vittoriosa anche sui maschi alla gara di Auronzo di Cadore.

Sullo sfondo di queste vicende diversamente toccanti, l'ambiente montano inteso come vita e destino e non certo come quinta teatrale: esperienza assoluta e unica. Inclusiva. Così come la sentiva e la trasmetteva Zanfron nelle foto che hanno immortalato, al di là della tragedia del 9 ottobre 1963, anche decenni di avvenimenti sportivi, lui che era grande appassionato di ciclismo.

«Grazie a quanti con entusiasmo e impegno consentono la buona riuscita di questo premio che intende celebrare non la commemorazione, bensì la memoria sempre presente di una persona che è diventata memoria, patrimonio di una comunità», ha detto durante la cerimonia di premiazione Monica Andolfatto, segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto (Sgv), promotore del premio assieme ad Assostampa Belluno.

«E grazie – ha aggiunto – alla famiglia di Bepi Zanfron, alla moglie Antonietta e ai figli Sara e Luca, che hanno voluto condividere con noi questo tragitto. Un tragitto che quest'anno ci ha portato a celebrare la montagna che va oltre le sciagure quasi sempre provocate dall'incuria umana e che come nella sua natura diventa messaggio universale di uguaglianza e inclusione».

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