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Unione Europea 20 Feb 2014

Processo a giornalisti in Egitto aggiornato al 5 marzo

È stato aggiornato al 5 marzo il processo al Cairo a carico di 20 giornalisti, tra i quali nove reporter di al-Jazeera. Lo riferisce l'agenzia di stampa Dpa, precisando che il tribunale ha deciso il rinvio per dare tempo alla difesa di esaminare tutti i documenti. L'accusa per gli imputati è di aver messo a repentaglio la sicurezza dell'Egitto con la diffusione di notizie ritenute false e di sostenere un'organizzazione ''terroristica'', con un chiaro riferimento al movimento dei Fratelli Musulmani, che le autorità del Cairo considerano un gruppo ''terroristico''.

È stato aggiornato al 5 marzo il processo al Cairo a carico di 20 giornalisti, tra i quali nove reporter di al-Jazeera. Lo riferisce l'agenzia di stampa Dpa, precisando che il tribunale ha deciso il rinvio per dare tempo alla difesa di esaminare tutti i documenti. L'accusa per gli imputati è di aver messo a repentaglio la sicurezza dell'Egitto con la diffusione di notizie ritenute false e di sostenere un'organizzazione ''terroristica'', con un chiaro riferimento al movimento dei Fratelli Musulmani, che le autorità del Cairo considerano un gruppo ''terroristico''.

Gli avvocati della difesa, come si legge sul sito web del giornale governativo al-Ahram, hanno chiesto di poter aver accesso ai documenti relativi al caso e alle prove raccolte, oltre ad aver richiesto la scarcerazione degli imputati in attesa della sentenza.
Otto degli imputati, compreso l'australiano Peter Greste (ex corrispondente della Bbc), sono in carcere. Gli altri, tra i quali due britannici e un olandese, sono processati in contumacia. I 16 egiziani sono anche accusati di appartenere a una ''organizzazione terroristica''.
Per al-Jazeera le accuse contro i suoi giornalisti sono ''assurde e prive di fondamento''. La tv satellitare è da tempo nel mirino delle autorità egiziane che la accusano di faziosità a favore dei Fratelli Musulmani, movimento sostenuto da Doha. Dopo la destituzione lo scorso luglio del presidente Mohamed Morsi, espressione della Fratellanza, gli uffici di al-Jazeera al Cairo sono stati chiusi. (IL  CAIRO, 20 FEBBRAIO - ADNKRONOS/AKI)

 

ASSOLTA LA REPORTER OLANDESE, REBA NETJES HA LASCIATO IL PAESE

Ha lasciato l'Egitto la giornalista olandese, Rena Netjes, rinviata a giudizio la scorsa settimana insieme ad altri suoi tre colleghi stranieri e 16 egiziani con l'accusa di aver diffuso notizie false sul governo e di sostenere i Fratelli Musulmani. Lo ha confermato il ministero degli Esteri olandese, secondo il quale la Netjes, che in Egitto lavorava come freelance per contro di alcune emittenti come la 'Nos' e la 'Bnr', e' stata assolta.
L'ambasciata olandese al Cairo ha reso noto che la Netjes si è già imbarcata su un volo per Olanda che farà scalo a Dubai. Il caso sarà discusso nel corso di un incontro in programma giovedì tra il ministro degli Esteri olandese, Frans Timmermans e il suo omologo egiziano, Nabil Fahmy.
La Netjes era nell'elenco dei 20 giornalisti rinviati a giudizio in Egitto con l'accusa di legami con 'al-Jazeera', la tv del Qatar ritenuta dalle autorità egiziane "faziosa'' a favore dei Fratelli Musulmani. Il movimento islamico, dopo la destituzione dell'ex presidente Mohamed Morsi, è stato messo al bando in Egitto in quanto organizzazione terroristica. (IL CAIRO, 4 FEBBRAIO - ADNKRONOS/AKI)

SEDICI DI LORO SONO STATI ACCUSATI DI TERRORISMO DALLA PROCURA
RINVIATI A GIUDIZIO VENTI GIORNALISTI DI ‘AL-JAZEERA’ IN EGITTO

Venti giornalisti dell'emittente del Qatar 'al-Jazeera', tra i quali quattro stranieri, sono stati rinviati a giudizio in Egitto. È quanto si legge in una nota diffusa dalla procura egiziana, nella quale è precisato che i 16 egiziani dovranno difendersi dall'accusa di appartenere a un'"organizzazione terroristica" di aver "messo a repentaglio l'unità nazionale e la pace sociale", mentre i quattro stranieri - due britannici, un australiano e un olandese - saranno processati per aver "diffuso notizie false con l'obiettivo di informare il mondo esterno che nel paese era in corso una guerra civile".
Al momento sono in carcere otto giornalisti che lavorano per la tv di Stato di Doha, mentre i restanti 12 sono ricercati. La procura non ha rivelato l'identità dei reporter dietro le sbarre, ma tra di loro dovrebbero figurare l'australiano Peter Greste, l'egitto-canadese Mohamed Adel Fahmy e l'egiziano Baher Mohamed, arrestati a fine dicembre in un hotel del Cairo.
Al-Jazeera è da tempo nel mirino delle autorità egiziane che accusano la tv di Stato del Qatar di faziosità a favore dei Fratelli Musulmani. Dopo la destituzione del presidente Mohamed Morsi, appartenente alla Fratellanza, gli uffici del network al Cairo. (IL CAIRO, 29 GENNAIO - ADNKRONOS/AKI)

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