«L’Associazione della Stampa di Puglia e l’Ordine regionale dei giornalisti sollecitano l’Amiu Puglia a rivedere il bando emesso dall’azienda partecipata per la selezione di un impiegato da adibire all’Area comunicazione». Lo si legge in un comunicato congiunto diffuso venerdì 1° agosto 2025.
«Ancora una volta – proseguono Assostampa e Odg regionali - una pubblica amministrazione cade nell’equivoco: le mansioni giornalistiche possono essere svolte solo da un iscritto all’Albo dei giornalisti. Tra le funzioni richieste dall’Amiu ci sono quelle di cura, supporto e gestione di attività di informazione e rapporti con gli organi di informazione: quindi, funzioni giornalistiche. Eppure, tra i requisiti richiesti ai candidati non c’è l’iscrizione all’Albo, per la quale viene semplicemente assegnato un punteggio aggiuntivo marginale. Come se, paradossalmente, si trattasse di un “di più” e non di una condizione professionale essenziale e imprescindibile».
La nota prosegue: «Se, dunque, l’Amiu cerca un giornalista non ha neppure bisogno di sobbarcarsi l’onere di una selezione: può attingere dalla graduatoria (ancora valida) degli idonei del concorso già espletato dal Comune di Bari, da cui è controllata. Se, invece, non cerca un giornalista allora il bando deve essere necessariamente modificato per stralciare le funzioni di carattere giornalistico professionale che non possono essere svolte se non da un iscritto all’Albo. In questa seconda ipotesi, Assostampa e Ordine in futuro vigileranno affinché funzioni giornalistiche non siano impropriamente ricoperte e in ogni caso fanno appello al Comune di Bari perché questa vicenda si concluda con una soluzione di buonsenso». (anc)