Mosca, 10 novembre - È stato condannato per calunnia Mikhail Beketov, il giornalista russo ridotto da due anni su una sedia a rotelle a causa di un brutale pestaggio. Il direttore della rivista Khimkinskaya Pravda era finito sotto processo dopo aver accusato Vladimir Strelchenko, il sindaco di Khimki, un sobborgo di Mosca, di essere coinvolto nell'organizzazione di un attentato per far saltare in aria la sua automobile.
Beketov è stato anche condannato a pagare 5 mila rubli (poco più di un centinaio di euro) di danni ma la Corte ha disposto che il risarcimento non abbia luogo a causa del lungo tempo trascorso dai fatti contestati. Era, infatti, il settembre 2007 quando in un'intervista televisiva aveva lanciato le sue pesanti accuse contro il primo cittadino di Khimki. Un anno dopo, nel novembre 2008, Beketov fu aggredito nel giardino della sua casa e picchiato selvaggiamente con mazze di ferro. Malgrado le otto operazioni subite, i medici dovettero amputargli una gamba e quattro dita di una mano mentre il cervello rimase danneggiato in modo permanente. In molti collegarono quest'attacco alla crociata che il direttore della Khimkinskaya Pravda aveva lanciato in difesa della foresta di Khimki, mille ettari di verde in mezzo ai quali il sindaco Vladimir Strelchenko, con l'appoggio del Governo, vuole costruire il raccordo di un'autostrada a pagamento tra Mosca e San Pietroburgo.
Beketov si è presentato in aula in sedia a rotelle, accompagnato da alcuni dottori. A causa dei postumi dell'aggressione, a stento riusciva a comunicare con il suo avvocato, Andrei Stolbunov, che ha annunciato che presenterà appello contro la decisione dei giudici. Venerdì notte un altro reporter che si era occupato della spinosa questione del bosco di Khimli, Oleg Kashin, del quotidiano economico Kommersant, è stato picchiato da due sconosciuti, che gli hanno spezzato braccia, gambe e mandibola. (AGI)