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Unione Europea 28 Feb 2012

Salvi i reporter feriti a Homs, Conroy e Bouvier presto in patria

(da Repubblica.it) Lo riferiscono i media britannici. Per oggi è previsto il loro rimpatrio. Entrambi erano rimasti feriti sei giorni fa nel corso di un bombardamento a tappeto delle forze lealiste siriani su Homs, nel corso del quale erano rimasti uccisi altri due colleghi.

(da Repubblica.it) Lo riferiscono i media britannici. Per oggi è previsto il loro rimpatrio. Entrambi erano rimasti feriti sei giorni fa nel corso di un bombardamento a tappeto delle forze lealiste siriani su Homs, nel corso del quale erano rimasti uccisi altri due colleghi.

Paul Conroy ed Edith Bouvier sono "sani e salvi" a Beirut, dopo essere riusciti a scappare dalla città siriana di Homs e a raggiungere il Libano. La notizia è stata riferita dai media britannici e francesi, aggiungendo che il fotorepoter inglese e la nota inviata di guerra francese potrebbero essere rimpatriati oggi stesso, dopo alcuni controlli in ospedale nella capitale libanese.
Al momento l'ambasciata francese in libano non è in grado di confermare l'avvenuta evacuazione da Homs dell'inviata Bouvier.
I due giornalisti erano rimasti feriti sei giorni fa nel corso di un bombardamento a tappeto delle forze lealiste siriane su Homs 1, roccaforte dell'opposizione al regime di Bashar al Assad. In quell'occasione, altri due reporter occidentali, l'americana Marie Colvin e il francese Remi Ochlik, erano rimasti uccisi.
"Abbiamo appena appreso la notizia da Beirut. Sono riuscito a parlargli", ha dichiarato Les Conroy, padre del fotografo freelance, che copriva i fatti siriani per il Sunday Times.
Nei giorni scorsi i media di tutto il mondo avevano trasmesso un disperato appello nel quale la Bouvier, ferita a una gamba, chiedeva di essere curata e rimpatriata.
VIDEO L'appello della giornalista francese ferita 2
Anche Paul Conroy, 47 anni e tre figli, aveva lanciato un video-appello nei giorni scorsi per essere evacuato da Homs. Nelle immagini era apparso debole, disteso su un divano. E aveva dichiarato di soffrire di "tre ferite profonde alla gamba" oltre che di essere stato colpito all'addome. (REPUBBLICA.IT DEL 28 FEBBRAIO 2012) SIRIA: GIORNALISTA FRANCESE, PARIGI NON CONFERMA SIA IN LIBANO
E' giallo sulla sorte della giornalista francese Edith Bouvier, rimasta ferita gravemente nel corso di un bombardamento lealista su Homs la settimana scorsa, e da allora intrappolata nella città-martire della Siria centrale. Fonti diplomatiche e dell'opposizione al regime di Bashar al-Assad hanno riferito, in forma rigorosamente anonima, che la donna si troverebbe ormai in salvo in Libano, dove sarebbe stata trasferita segretamente la notte scorsa insieme al collega britannico Paul Conroy. Se l'arrivo di quest'ultimo in territorio libanese è stato confermato a più riprese, a cominciare dal padre Les e quindi dal sito on-line del settimanale londinese 'The Sunday Times', su Bouvier si sono invece susseguite versioni contrastanti: compresa una secca smentita iniziale del ministero degli Esteri, mentre l'ambasciata di Francia a Beirut si è limitata a far sapere di "non essere in grado di confermare l'evacuazione" della connazionale da Homs. Lo stesso dicastero parigino ha poi assunto un atteggiamento più sfumato: durante una conferenza stampa indetta per l'occasione, il portavoce Bernard Valero ha fatto in parte marcia indietro, ma solamente in parte. (Parigi, 28 febbraio - AGI/REUTERS/AFP) SIRIA: CONFERMA LIBANESE, "BOUVIER E CONROY ARRIVATI DA NOI"
Edith Bouvier e Paul Conroy sono in Libano. La conferma che i due giornalisti feriti nel bombardamento di Homs sono riusciti a lasciare la città siriana è arrivata da un funzionario del governo libanese, che ha voluto l'anonimato: "Entrambi", ha detto, "sono arrivati nella notte in Libano. Paul Conroy si trova nell'ambasciata britannica e le sue condizioni di salute sono buone. Anche Bouvier è in Libano ma non sappiamo con precisione dove si trovi". I due giornalisti erano rimasti feriti in un lancio di razzi contro il centro stampa di Bab Amr, quartiere di Homs bombardato senza sosta dall'artiglieria dei lealisti. Nel corso dell'attacco, rimasero uccisi una giornalista americana del 'Sunday Times', Marie Colvin, e il fotoreporter francese, Remi Ochlik. (Beirut, 28 febbraio - AGI/AFP)

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